Le opinioni
Bisiacaria, studenti preoccupati per la Maturità: «Non ci aspettavamo la seconda prova»
Da Monfalcone a Staranzano i maturandi esprimono ansia. «Anche se l'annuncio è arrivato a febbraio abbiamo lavorato bene con i professori».
Si dicono preoccupati principalmente per la struttura dell’esame, i maturandi della Bisiacaria che il 22 giugno saranno chiamati alla prima prova. Spazio, poi, il 23, alla seconda e dal lunedì successivo gli orali.
“Ci siamo un po’ tutti ritrovati spiazzati dopo aver saputo che ci sarebbe stata anche la seconda prova, dopo un triennio passato in Dad”, racconta Sara dell’Itc di Staranzano (in foto). “Abbiamo ricevuto anche le informazioni riguardo le procedure d’esame parecchio in ritardo ma al momento il mio obiettivo è fare l’ultimo sforzo e non scoraggiarmi”.
Le fa eco la compagna Federica: “Provo un senso di rabbia perché dopo tre anni di Covid alla fine la nostra annata è stata quella che ha risentito di più. Negli ultimi due anni ci siamo preparati per la prova orale e, in Dad, tutti i test erano svolti in questa modalità”.
Il fatto di non aver più la cosiddetta “tesina” è un altro motivo di preoccupazione. “All’orale possono chiederti qualunque argomento e c’è il rischio che tu possa andare in tilt, non trovare i collegamenti o l’argomento”. Ma, nonostante tutto, “non vedo l’ora di finire anche perché sono stati anni difficili”.
Dal Buonarroti di Monfalcone anche Mia si dice preoccupata. “Ho provato sorpresa e sconforto nel sapere che ci sarebbero state due prove scritte, che per noi sono italiano e matematica. Non ci sentiamo pronti, specialmente per la seconda materia. Non c’è stato modo di esercitarci fisicamente con i professori – prosegue Mia – ma i docenti sono stati molto bravi perché abbiamo iniziato a lavorare fin da subito per superare tutto, nonostante la notizia sia arrivata a febbraio”. Anche in questo caso esercizi ed esercitazioni erano incentrati principalmente per una prova di tipo orale. Mia, però, sottolinea come, almeno per quest’anno, “uno dei lati positivi è che abbiamo potuto festeggiare tutti assieme con la festa di matura che i due anni precedenti non hanno potuto organizzare”.
Per il futuro? Per Sara l’obiettivo, dopo la maturità, “era quello di immergermi in un’esperienza lavorativa all’estero per ampliare i miei orizzonti culturali, ma ripensandoci ho deciso di posticipare quest’idea e di tentare a intraprendere il mondo universitario a Gorizia nella facoltà di relazioni pubbliche, oltre che una prosecuzione del mio campo di studi attuali. Probabilmente mi immergerò in contemporanea nel volontariato ma è ancora tutto da vedere, voglio tenermi aperte più porte possibili per il futuro”, conclude Sara.
Mia, infine, tenterà di entrare nella facoltà di Medicina: “Incrociamo le dita!”.
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