LA RICORRENZA
Bisiacaria in festa per la Madonna della Salute
Riti patronali molto partecipati dai fedeli a Monfalcone, Fogliano e Pieris. Fra Giacomo Michelini a Monfalcone: «La sofferenza non è la parola ultima della nostra società».
Mandamento Monfalconese in festa per la Madonna della Salute, patrona ricordata – in maniera particolare - a Monfalcone, Fogliano e Pieris. A Monfalcone, le celebrazioni sono cominciate alle 9 con la santa messa in onore della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, nella chiesa del Santissimo Redentore di via Romana. Poi le liturgie del mattino – durante le quali è stato impartito il Sacramento dell’Unzione degli Infermi - hanno osservato l’orario festivo nel duomo di Sant’Ambrogio dove alle 14, è stata recitata la preghiera del Santo Rosario guidata da don Giovanni De Rosa. Alle 14.30, c’è stata la tradizionale messa solenne, quest’anno presieduta da Fra Giulio Michelini, professore di Sacra Scrittura all’Istituto Superiore di Scienze religiose di Assisi ed inviato dal Ministro generale in visita canonica dai frati della Marcelliana.
A rappresentare l’amministrazione comunale, l’assessore Luca Fasan e – seppur non tra i primi banchi - il presidente del Consiglio Comunale Ciro Del Pizzo, i consiglieri Paolo Bearzi e Francesco Volante. Presenti la sezione Unitalsi, le autorità militari e il Comandante della Polizia Locale Rudi Bagatto. A collaborare per la buona riuscita della festa, anche gli Scout del Monfalcone1, i gruppi giovanili dell’Oratorio Diffuso e quelli della catechesi in preparazione del sacramento della Prima Comunione.
Nell’omelia, il celebrante ha fatto riferimento ad un’attualità caratterizzata da relazioni allentate, vissuti di dolore e sofferenza, prove, filoni culturali in cui dominano il “non morire” e il “non invecchiare”. «Accade che il dolore entra nella nostra vita – sono le parole di fra Michelini – ma sono molte le risposte che si possono dare: la pace interiore, la Parola di Dio e la Madre di Gesù». Tutto diventa «un’esperienza di popolo che vive il dolore e in esso ricerca il volto di Dio». Ma, continua fra Giulio: «La sofferenza non è la parola ultima della nostra società, tocca esperienze collettive e personali ma la risposta a tutto questo sta nel Magnificat perché testimonia che Maria, madre e sorella, vive la sua esperienza di prova».
Infine, un invito alla riscoperta della vicinanza materna che va incontro alle necessità attraverso «la potenza dell’intercessione di Maria». Al termine della solenne liturgia eucaristica, si è snodata la processione mariana con il simulacro della Vergine che ha percorso alcune vie del centro cittadino, dove sono state accese le luminarie natalizie, tra i canti curati dal coro dell’Unità pastorale guidato da Fabio Comellato e le note della Banda Civica Città di Monfalcone. Va detto che il corteo mariano ha avuto una buona partecipazione popolare in un centro cittadino che è apparso a chi vi scrive a tratti indifferente rispetto a quanto accadeva. A presiedere messa e processione a Fogliano è stato don Moris Tonso. Al centro della predicazione, il celebrante ha messo la salute spirituale e la devozione popolare mariana. I canti sono stati curati da Ivan Bianchi, mentre all’organo ha suonato Vanni Feresin.
A Pieris, dopo la messa delle 10 cantata dal coro parrocchiale di Begliano diretto dal maestro Dorino Fabris ed officiata dal parroco don Francesco Fragiacomo, la celebrazione pomeridiana è stata presieduta da don Nadir Pigato. All’organo la maestra Patrizia Diani che ha sostenuto i canti popolari eseguiti durante la liturgia. L’omelia ha riguardato l’importanza dell’accogliere Cristo seppur nella malattia in modo da saper aderire a quella salute spirituale che diventa fisica e necessaria per andar avanti con fede nei giorni nostri.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.