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Bini apre alla riconversione della centrale A2A di Monfalcone, Moretti: «Ora famiglie più sicure»
Il capogruppo dem plaude alla posizione dell'assessore regionale alle attività produttive: «Un sì all'investimento da 400 milioni».
La questione della riconversione della centrale A2A di Monfalcone (nella foto di Arpa) rimane al centro dell'attenzione politica. Dopo le parole dell'assessore regionale alle attività produttive, Sergio Emidio Bini, che apre al progetto dell'azienda, arriva la contrapposizione del capogruppo regionale del Pd, Diego Moretti.
"Diversamente da quanto avvenuto qualche settimana fa - spiega in una nota -, quando la risposta alla mia interrogazione da parte dell’assessore all’ambiente Scoccimarro fu molto evasiva, la dichiarazione odierna dell’assessore Bini a favore della conversione a gas (e successivo, annunciato, utilizzo dell’idrogeno), toglie ogni dubbio in merito alla posizione della Regione circa il futuro della Centrale A2A di Monfalcone".
"A questo punto - prosegue il dem - non rimarranno solo buone intenzioni da parte di A2A l’anticipo (rispetto al 2025) della decarbonizzazione, la bonifica completa dell’area attualmente occupata dall’impianto, l’intesa di maggio scorso tra A2A e organizzazioni sindacali - che prevede il mantenimento occupazionale dell’attuale forza lavoro –, l’elettrificazione delle banchine. Un sì, quindi, a 400 milioni di euro di investimenti sul territorio".
"Di fronte a questo pronunciamento - conclude -, le 200 persone (con le relative famiglie) dipendenti di A2A e dell’indotto possono vivere con più tranquillità un futuro che diversamente potrebbe essere ben più fosco. A fronte dell’attuale ricorso da parte di A2A agli ammortizzatori sociali come cassa integrazione integrata e contratti di solidarietà, di cui si parla poco, ma che c’è".
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