stasera
Bilancio al voto per Farra d'Isonzo, il rebus sulle opere pubbliche realizzabili
Una decina i punti all'ordine del giorno, tra cui il voto sugli accordi parasociali. Si punta sui servizi alle scuole.
Sarà un consiglio comunale incentrato principalmente sull’approvazione del bilancio di previsione quello in programma oggi a Farra d’Isonzo. Alle 19, l’Aula sarà quindi chiamata ad esprimersi su una decina di punti, tra cui l’approvazione dei nuovi accordi parasociali per le società partecipata in house Isontina ambiente e Irisacqua. Questi arrivano in ritardo alla discussione, poiché i termini ultimi sono scaduti a fine dicembre, ma la situazione è la stessa in tutti gli altri comuni soci, a causa del rallentamento nel trovare un accordo unico per tutti.
In ogni caso, il tema più sostanzioso sarà quello sul bilancio di previsione triennale, che delineerà gli obiettivi da qui alla fine del mandato dell’attuale giunta. La sua funzione di impianto dell’attività amministrativa sarà però dettata anche dai sviluppi nei prossimi mesi della pandemia: “In questo momento, purtroppo - spiega il sindaco Stefano Turchetto -, il nostro sistema di finanziamento delle autonomie locali non da contezza di quelle che saranno le risorse disponibili. Ed è difficile”. Il discorso, quindi, dovrà essere rivisto verso maggio, quando si voterà il rendiconto e il successivo avanzo di bilancio.
“Se a quella data - prosegue il primo cittadino -, avremo una serie di somme, allora andremo a finanziare tutta una serie di progetti che abbiamo già individuato. In questo momento, però, mancano di copertura”. Tra i punti al suo interno, “abbiamo lavorato un po’ sulle tariffe per i servizi a domanda individuale, ad esempio la mensa scolastica e lo scuolabus. Le stiamo cesellando per riuscire a venire incontro il più possibile alle necessità delle famiglie e, al tempo stesso, puntiamo a far quadrare i conti. In una Elementare come a Farra, sono proprio questi servizi che possono fare la differenza”.
Accanto al bilancio, c’è anche il documento delle opere pubbliche, “abbastanza scarno perché i finanziamenti sono pochi. Però in parte sono voci già preannunciate, come quelle coperte dal finanziamento statale per l’adeguamento energetico degli edifici pubblici”. Tante altre invece, dovranno essere posticipate. Per quanto riguarda il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, invece, si conferma la presenza dell’ex caserma Toti. “Continuiamo sul tentativo di vendere la nostra porzione - conferma Turchetto - ma gli investitori rinunciando quando metà non è cedibile”. L’altra, infatti, è del Demanio, con cui proseguono le trattative.
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