Biblioteca Isontina, Fasiolo stoppa i sindacati a Gorizia: «Ora basta polemiche»

Biblioteca Isontina, Fasiolo stoppa i sindacati a Gorizia: «Ora basta polemiche»

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Biblioteca Isontina, Fasiolo stoppa i sindacati a Gorizia: «Ora basta polemiche»

Di Redazione • Pubblicato il 09 Ago 2024
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La consigliera regionale del Pd ritorna sulla carenza di organico: «È compito dei sindacati cercare soluzioni per il personale, politica sostenere bisogni».

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«Da anni stiamo inseguendo le sorti della Biblioteca statale Isontina, e insieme alle organizzazioni sindacali abbiamo operato per attrarre personale, con atteggiamento costruttivo e di sinergia interistituzionale tra Stato, Regione ed ente locale. È compito dei sindacati cercare soluzioni per il personale, e della politica intercettare e sostenere bisogni e priorità». Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Pd, Laura Fasiolo, in merito alla vicenda dell'istituzione di Gorizia da anni alle prese con la carenza di personale.

«L'istituzione statale storica del territorio che si fa carico anche della biblioteca civica, nella Capitale europea della cultura 2025 - prosegue Fasiolo - dopo il pensionamento dello storico direttore Marco Menato, ha incontrato soluzioni temporanee. A Menato è seguito l'interim della funzionaria Angela Polo, quindi, la reggenza del direttore pro-tempore Luca Caburlotto. Sono seguiti poi altri pensionamenti e trasferimenti che hanno ulteriormente depauperato la carenza di personale di una biblioteca che non conta neppure un bibliotecario sui cinque in organico».

«La preoccupazione - evidenzia l'esponente dem - non è sfumata nemmeno a fronte dei recenti concorsi indetti dal Ministero della Cultura che prevede, entro l'autunno, la programmazione delle assunzioni, tra cui, stando a quanto si legge in una nota del 24 luglio, oltre a un alto numero di funzionari architetti e storici dell'arte, anche 86 funzionari amministrativi-gestionali, 450 funzionari archivisti, 342 assistenti amministrativi e gestionali e solo 39 funzionari bibliotecari vincitori (sui 130 posti messi a concorso)».

«Il bando emanato nel dicembre del 2022 - continua Fasiolo - trova solo oggi, a distanza di quasi due anni, i vincitori: che qualcuno dei 39 selezionati scelga la Biblioteca di Gorizia è un auspicio: ricordo al signor Acanfora, segretario regionale della Confsal Unsa, che ciò non dipende dal ministro Sangiuliano, come non dipese allora da Franceschini, ma dipende dalle scelte dei singoli e dall'attrattività che sapremo esercitare». Parole legate alle posizioni espresse nel corso dei mesi dallo stesso rappresentante di categoria.

«Gorizia, città del centro Europa, è periferica per il Paese e, lo dicono i fatti, non viene opzionata dai vincitori di concorso nazionali nei vari settori della Pa - sottolinea la consigliera di opposizione -: la questione è una pura realtà. Stato e Regione devono farsi carico della situazione di marginalità di Gorizia e creare delle corsie preferenziali per chi opta per le istituzioni pubbliche di questa città».

«L'accoglimento della giunta di un mio emendamento di 20mila euro, che prevede un'integrazione del contributo al bando per le biblioteche civiche della regione con l'inclusione della Biblioteca statale isontina, l'unica sul territorio a fungere anche da civica, è un aiuto per l'ordinamento, l'inventariazione e digitalizzazione del patrimonio documentario e, si tranquillizzi il mondo sindacale: si potrà attingere a personale esperto esterno».

«Quanto ai 39 bibliotecari effettivi in graduatoria - conclude Fasiolo -, ricordo che i vincitori di concorso, anche qualora assegnati d'ufficio a una sede, possono rinunciarvi. Così è avvenuto ad inizio d'anno, quando un funzionario amministrativo, pur avendo vinto il concorso, non ha preso servizio. Queste sono regole e le polemiche inutili non aiutano nessuno».

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