l'iniziativa
Benessere dei propri dipendenti, parte il progetto del Comune a Cormons
Approvato dalla giunta il progetto per sondare e capire il benessere dei dipendenti comunali, investiti ulteriori soldi per il Fondo sociale Ater.
Anche Cormons entra nel progetto "Opportunità e benessere ambito", per sondare e capire il benessere dei propri dipendenti. Su proposta dell'assessore al Personale Antonietta Fazi, l'amministrazione ha approvato l'adesione al percorso con cui, dopo una ricognizione della consistenza del personale presente, si mirerà alla rilevazione del livelli di benessere organizzativo fisico e psicologico percepito dalle stesse persone. Il tutto attraverso questionari anonimi. L'obiettivo è ricercare misure che possano accrescere il benessere organizzativo.
«Ritengo che questo tipo di attività progettuali - commenta Fazi - possano consentire di incidere sul mantenimento e al contempo miglioramento della qualità della vita e delle relazioni nei luoghi di lavoro. Ciò in quanto il benessere dell'organizzazione si traduce nell'efficacia dell'azione amministrativa che è chiamata ad adattarsi costantemente ai cambiamenti del contesto lavorativo. Questo in relazione al fatto che anche gli studi e le ricerche condotte sulle organizzazioni dimostrano che le strutture più efficienti son quelle con i dipendenti soddisfatti e che percepiscono un clima sereno e partecipativo».
Il progetto è interamente finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e viene gestito a livello di Ambito Alto Isontino dal Comune di Gorizia per tutti i Comuni aderenti. In campo sociale, inoltre, la giunta di Cormons ha quindi deliberato la destinazione di 3.629,14 euro, derivante dal trasferimento del cinque per mille dell'Irpef effettuato dai contribuenti a favore del Comune, per il finanziamento parziale della quota comunale del Fondo sociale Ater cui si aggiungono 4.840,86 euro dal bilancio per complessivi 8.470 euro di quota comunale.
«Una misura che annualmente viene incontro alla necessità di coprire le morosità di quelle famiglie che abitano in un alloggio Ater e che hanno delle riscontrate difficoltà finanziarie» conclude l'assessore.
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