Benedetta Rossi porta il suo Libro d'oro a Villesse: «Io, il frico e le mie ricette»

La celebre foodblogger sarà ospite domenica pomeriggio al centro commerciale, nel volume il racconto delle sue ricette migliori e più richieste.

Il suo sorriso è ben diverso dagli sguardi accusatori di tanti giudici dei talent. Ed è lei stessa a prendere le distanze da quel modo di vivere la cucina davanti alla telecamera: «Non mi piacciono i format aggressivi, sono lontani da mio modo di fare». È anche questo che il suo pubblico riconosce in lei, Benedetta Rossi, foodblogger celebre per il suo canale YouTube ‘Fatto in casa da Benedetta’. La cuoca sarà ospite domenica 12 maggio alle 16 al centro commerciale Tiare di Villesse con ‘Il libro d’oro’. L'autrice farà il firma copie presso la Piazza Maravee.

Che genere di volume è?
Non è altro che ‘il meglio di’, un libro divisa in diversi capitoli tra le ricette del cuore, quelle più virali e le più richieste. Affronto diverse tematiche e i piatti che ho presentato in tv (dal 2023 conduce Ricette d’Italia-Piatti in tavola su Real Time, ndr). È una raccolta delle hit che raccontano la mia esperienza alle persone che mi hanno seguito in questi 12 anni. Faccio il punto della situazione, ecco, si tratta di rivivere il percorso di questi ultimi anni. Racconto di me e le ricette più importanti.

Arriverà in Friuli, con la sua tradizione culinaria e l’influenza della frontiera. Che rapporto ha con la cucina locale?
Dei miei amici di Zoppola mi hanno fatto provare qualcosa e mi è piaciuto il frico. Mi ha colpito la bontà. Inoltre da noi questa parola significa ‘bambino’. Con l’occasione di questa visita, mi piacerebbe assaggiare e conoscere altro, ma sono poco preparata con la cucina di confine.

Quali sono state le sue influenze in cucina?
Faccio sempre tesoro di quello che vedo in giro. Quando esco con una nuova ricetta è perché spesso me l’hanno richiesta esplicitamente e allora mi metto alla ricerca. In realtà, la cucina regionale l’affronto poco, perché sono poco preparata e anche perché sono terreni minati. Cerco di fare delle ricette slegate dal territorio, ne prendo ispirazione in parte ma non rimango mai fedele alle ricette tipiche. Anche perché ogni famiglia ha la sua.

C’è sempre più una difesa a oltranza della tradizione, contro chi invece vorrebbe sperimentare variante. Cosa ne pensa?
Una cosa non deve escludere l’altra. Va bene innovare, anche perché se non avessimo fatto così la cucina italiana sarebbe oggi un libretto con appena 20 pagine. Io sto nel mezzo, è giusto fare entrambe le cose, ossia mantenere vive le tradizioni e tirare fuori anche cose nuove.

In tv e sui social c’è ormai una sovraesposizione del cibo, tra programmi e talent. È forse troppo?
Queste trasmissioni da una parte danno ispirazione e sono intrattenimento per molte persone. Penso a una mia zia anziana, che passa le giornate davanti alle trasmissioni perché le fanno compagnia. Io cerco di far sentire a loro agio le persone e cerco di rassicurale. Fare piccolo errore ai fornelli non vuole dire che sia effettivamente un errore. Il giudizio e la sfida non mi appartengono, ma in termini degli utenti capisco che piacciono. Per me, comunque, la cucina e cucinare è un modo di rilassarsi.

Quanto effettivamente può emergere un bravo cuoco dalla tv, oltre a queste sfide fatte per il pubblico?
La tv è certamente un bel trampolino, poi bisogna capire quale sia l’obiettivo di chi cerca questa visibilità: se ottenere solo visibilità o farla diventare un mestiere. È una cosa individuale. Il mio obiettivo è sempre stato di essere una brava cuoca per le persone che mi seguono e la mia famiglia. Spero di essere riuscita a farlo nel mio piccolo.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.