LA CONSEGNA
A Begliano il defibrillatore in memoria di Alvaro Zorzin, «uomo serio e affidabile»
Cerimonia in mattinata alla presenza di familiari e amici. Il macchinario è autonomo e in teca riscaldata. Stamane il ricordo dell'uomo.
Per la famiglia e gli amici di Alvaro Zorzin il tempo si è fermato il 30 ottobre 2023 quando un incidente stradale tra Begliano e Turriaco l’ha strappato alla vita. Nel corso dei mesi, chi ha conosciuto e stimato Alvaro ha consegnato alla famiglia alcune somme di denaro da devolvere in sua memoria e sono state proprio Denise Mora e Giacomo Zorzin, rispettivamente moglie e figlio di Alvaro, a decidere di donarli al comune per l’acquisto di un defibrillatore. Un macchinario che, posto di fronte la chiesa parrocchiale, servirà a cercare di far continuare il tempo per altre persone in difficoltà.
Ben 1440 euro sono stati donati per il defibrillatore dal costo di 3mila euro: lo stesso è posto all’interno di una teca termoriscaldata, ventilata, allarmata e con una tettoia in policarbonato anticalore e con cartelli informativi per l’uso. Per il territorio sarà il quarto dispositivo dopo quelli collocati nel centro di San Canzian d’Isonzo all’esterno della Farmacia Rampino grazie al contributo di Federfarma, a Pieris in Largo Garibaldi grazie al contributo del Comune come quello al centro civico di Isola Morosini, oltre a tutte le strutture sportive che sono già dotate per legge.
Oltre alla famiglia e agli amici, questa mattina, anche il sindaco, Claudio Fratta, con il dottor Carlo de Vuono, direttore del distretto sanitario monfalconese, e don Francesco Fragiacomo, parroco dell’unità pastorale che ha consentito l’installazione del defibrillatore sulla parete esterna della canonica di Begliano.
Fratta ha definito Zorzin «persona che io stimavo e che mi ha sostenuto molto durante la campagna elettorale. Un grazie per quello che lui ha dato per tutti noi. Quanto abbiamo acquistato e installato è un defibrillatore a elettrodi che funziona da solo, riscaldato d’inverno e raffreddato d’estate. Ha bisogno di costante elettricità, ed è per questo che ringraziamo la parrocchia di Begliano per aver consentito l’installazione in loco».
Lo stesso de Vuono ha ribadito come il defibrillatore abbia «due aspetti, quello sanitario, per questo io partecipo sempre volentieri a queste inaugurazioni per il benessere delle persone, sperando non debba essere mai usato, ma anche quello umano, perché il ricordo di Alvaro è vivo».
Quasi una cinquantina i presenti, ai quali è giunta la benedizione del parroco. «Abbiamo dato la disponibilità del terreno parrocchiale molto volentieri, anche per ricordarsi della cura del corpo e dello spirito. La benedizione che diamo sia a memoria di Alvaro ma anche a preghiera verso chi lavora negli ospedali, medici e infermieri e volontari, ma anche verso i malati».
«Alvaro era un uomo intelligentemente pratico e concreto che avrebbe sicuramente approvato la scelta fatta per un bene che potrà essere utile alla comunità», ha ricordato la moglie Denise. «In questi mesi tanti hanno ricordato la sua figura e le sue qualità, grande generosità, grande coerenza, affidabile, serio, intelligente, dalla grande disponibilità e sensibilità per chi si trovava nel bisogno. Ho sempre considerato Alvaro come un diamante grezzo: ad una prima occhiata potrebbe venir scambiato per un sasso ma sotto al primo strato brilla di una luce preziosa e vale molto».
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