Befana e Re Magi giù dal campanile, Campagnuzza accende il fuoco epifanico

Befana e Re Magi giù dal campanile, Campagnuzza accende il fuoco epifanico

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Befana e Re Magi giù dal campanile, Campagnuzza accende il fuoco epifanico

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 28 Dic 2023
Copertina per Befana e Re Magi giù dal campanile, Campagnuzza accende il fuoco epifanico

La sera dell'Epifania sarà festeggiata sotto il campanile, da cui scenderanno stella cometa, Befana e Re Magi. L'idea del pignarûl nell'ex casermette.

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La befana è pronta a tornare a Gorizia, rinnovando la tradizionale sua discesa dal campanile di Campagnuzza. Sabato 6 gennaio, bambini e famiglie sono invitate ad assistere allo spettacolo organizzato dalla locale parrocchia con il gruppo speleologico Bertarelli del Club alpino italiani, Scampanotadôrs, Croce Verde Goriziana e il sostegno del Comune: il tutto inizierà alle 18 con un piccolo concerto di campane, a cui seguirà la ricorrenza che chiude le festività e l’accensione di un piccolo fuoco epifanico.

“Si tratta di riprendere le nostre radici - ha commentato il sindaco Rodolfo Ziberna -, gli eventi culturali sono belli ma continuare a coltivare le nostre tradizioni è un’altra cosa. Una volta tutti i quartieri facevano la loro befana, è stupendo vedere le famiglie che si ritrovano insieme ai bambini. È un evento storico, culturale e familiare”. Dopo alcuni anni di assenza, la ricorrenza è tornata da circa sei anni e, complice anche il definitivo spegnimento del pignarûl di Montesanto, è diventato un momento molto atteso.

Come spiegato dal parrocco don Fulvio Marcioni, tutto “nasce dalla voglia di tenere insieme le famiglie e stupire i bambini. L’idea è quella di recuperare la vecchia tradizione, con la discesa dal campanile che si faceva già in passato”. A rendere possibile il tutto sono la strumentazione e conoscenze degli speleologi, che installeranno un sistema di tre corde per calarsi dalla cima del campanile fino al vicino campo della parrocchia. La prima a scendere sarà la stella cometa, passando quindi alla befana e infine ai tre Re Magi.

Come rilevato dal sacerdote, al centro di tutto però c’è l’incontro tra le persone, che potranno anche bere e mangiare nel rinfresco organizzato dai volontari. A spiegare i dettagli della discesa è Luigi Milanese, presidente del gruppo: “Sarà una procedura tecnicamente spettacolare, fatta in assoluta sicurezza: due corde saranno fisse e una libera per scendere, spesse 10 millimetri. La teleferica scenderà fino al centro del campo. Utilizzeremo tecniche del soccorso alpino”. A vigilare ci saranno anche l’ambulanza e i sanitari della Croce verde.

Per chiudere la presentazione, don Fulvio ha espresso il desiderio per il 2025: poter organizzare il pignarûl nell’area delle Casermette, se il cantiere dell’Ater non sarà ancora partito. In ogni caso, anche se in forma contenuta, il fuoco sarà acceso “perché è un simbolo ancestrale”. Tra chi ha annunciato il rinnovo del rito, c’è anche il Comune di Medea ma il 5 dicembre: alle 19.30, nella piazza vicino il cimitero, sarà accesa la catasta di legna. Presenti anche i bambini delle scuole e la Befana per distribuire i doni.

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