Beata Giuventù chiude il ciclo di Innesti, tensioni padre e figlia a Gradisca

Beata Giuventù chiude il ciclo di Innesti, tensioni padre e figlia a Gradisca

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Beata Giuventù chiude il ciclo di Innesti, tensioni padre e figlia a Gradisca

Di Redazione • Pubblicato il 09 Apr 2024
Copertina per Beata Giuventù chiude il ciclo di Innesti, tensioni padre e figlia a Gradisca

Lo spettacolo sarà in scena giovedì e sabato alle 20.30. Venerdì invece alle 10. La produzione è firmata da Manifatture Teatrali Milanesi.

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Si concluderà con lo spettacolo "Beata Giuventù" la rassegna "Innesti, connessioni teatrali affatto prevedibili" ideata da Artisti Associati-Centro di produzione teatrale. Giovedì 11, venerdì 12 e sabato 13 aprile alla Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo, Andrea Robbiano e Claudia Veronesi -diretti da Claudio Intropido- ci porteranno all’interno di una famiglia e della sfera comunicativa fra genitori e figli, attraverso il testo di Valeria Cavalli. Lo spettacolo sarà in scena giovedì e sabato alle 20.30. Venerdì invece alle 10. La produzione è firmata da Manifatture Teatrali Milanesi.

Un padre, una figlia. Una discussione nella quale i toni si alzano fino a diventare insopportabili e che si chiude in maniera tragica, ma una speranza c’è ancora. Attaccandosi a quella, aspettando che il destino si dimostri generoso, c’è il tempo per fare dei passi a ritroso. Il padre prova a ricordare se stesso adolescente e quegli anni sgangherati, arruffati, infuocati, che quando si riaffacciano alla memoria, ci fanno ripensare ai sogni che abbiamo lasciato per strada, ai desideri bruciati nella quotidianità e alla voglia di lottare contro tutto e tutti. Voglia che si è trasformata in arrendevolezza perché «tanto, è così difficile cambiare le cose…».

Ricordando quel viaggio che ognuno di noi ha fatto per arrivare a diventare adulto, due generazioni possono finalmente riabbracciarsi e ritrovarsi imparando a parlare senza filtri, senza prevenzioni. Uno spettacolo che tocca l’urgente tema della comunicazione fra genitori e figli, che può diventare un incontro anche quando è uno scontro, che apre una riflessione sull’importanza del tempo, che è necessario dedicare e dedicarci per arricchire i rapporti umani.

Due “mestieri”, quello del genitore e quello del figlio, che nessuno ci insegna, ma che si impara sul campo sul quale, fra un’inevitabile battaglia e l’altra, ci sono infinite possibilità di confronto. In scena l’eclettico Andrea Robbiano (già protagonista di Fuori Misura e L’Arte della Menzogna) nei panni di un giovane padre alle prese con un’irruente, selvaggia e sensibilissima figlia interpretata dalla giovane e talentuosa Claudia Veronesi. Biglietteria aperta un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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