Bandiere sudiste sugli autoscontri di Monfalcone, simbolo dei suprematisti

Bandiere sudiste sugli autoscontri di Monfalcone, simbolo dei suprematisti

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Bandiere sudiste sugli autoscontri di Monfalcone, simbolo dei suprematisti

Di S.F. • Pubblicato il 31 Dic 2022
Copertina per Bandiere sudiste sugli autoscontri di Monfalcone, simbolo dei suprematisti

I drappi non sono passati inosservati, tra rimandi alla serie Hazzard e l'assalto al Campidoglio pro-Trump.

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Le bandiere confederate sventolano da qualche giorno sulle auto dell’autoscontro di Monfalcone, posto in via Sant’Ambrogio. Una particolarità saltata all’occhio ad alcuni passanti - che l'hanno segnalata alla redazione -, riconoscendo il drappo che risale alla Guerra di Secessione degli Stati Uniti nel 1865. All’epoca era il simbolo dei Paesi del sud che rifiutavano l’abolizione della schiavitù, arrivando al più cruento scontro interno del Nord America. Oggi, però, ha assunto una connotazione ulteriore, soprattutto dopo i cinque anni di amministrazione Trump.

La giostra si trova proprio sotto il campanile del duomo di Sant’Ambrogio. Quella che oggi è considerata la bandiera dei suprematisti, o confederate flag, secondo molti infatti rappresenta la violenza, l'odio e l'oppressione subita dagli afro-americani oltreconfine, sia prima che dopo la battaglia vinta dall’allora presidente Abramo Lincoln, rappresentando centinaia di anni di schiavitù. Le persone che hanno combattuto per quel simbolo lo hanno fatto non solo perché la schiavitù era economicamente "necessaria", ma perché era un “bene morale”.

Più recentemente rispetto al conflitto secessionista, che vide protagonisti anche diversi italiani sia tra unionisti che confederati, la bandiera rossoblu è stata sventolata il 6 gennaio 2021 al Campidoglio a Washington durante l’assalto dei sostenitori del Tycoon, nelle sue ultime ora a capo degli Stati Uniti dopo le elezioni. Ora, non è mancato chi ha storto il naso vedendo il tutto sugli autoscontri, associata ad attività ludiche, ai bambini e al Natale. Si punta quindi il dito su questo simbolo, tornato in auge durante diverse proteste oltreoceano.

Informato della segnalazione e interpellato dalla nostra redazione, l’assessore alla cultura Luca Fasan si è detto molto impegnato in queste ore nella regia del Capodanno monfalconese e ha invitato chi ha evidenziato la tema a mettersi a disposizione per altro senza dare particolare peso al fatto: “Mentre siamo tutti impegnati a rendere più bello e spensierato il periodo natalizio nonostante tutti i problemi che ci sono e che come amministrazione stiamo tentando di risolvere, dal caro bollette alla sanità per esempio, non desidero commentare altro”.

Dal canto loro, i giostrai – non molto intenzionati a commentare la questione – dicono di come abbiano comprato queste bandierine in stock multipli senza badare alla questione sollevata. Anzi, più che alla segregazione razziale il pensiero sarà andato al celebre telefilm Hazzard, dove l’auto dei protagonisti viaggiava appunto con la celebre croce blu su sfondo rosso per le strade della Georgia, paese appunto ex confederato. Il caso sembra chiuso mentre la pista di ghiaccio e le luci natalizie continuano a rallegrare l’atmosfera prima della fine dell’anno.

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