la ricorrenza
La bandiera del Milite Ignoto torna ad Aquileia, esposta dopo cento anni
Il Tricolore tornerà in Friuli, a un secolo da quel viaggio verso Roma. Domenica sarà esposta.
La bandiera italiana che avvolse il feretro del Milite Ignoto tornerà ad Aquileia. Lo ha annunciato il sindaco Emanuele Zorino, che ieri si è recato a Roma per ricevere il tricolore perfettamente conservato a un secolo di distanza. Nel 1921, infatti, il vessillo accompagnò le spoglie del soldato scelto per rappresentare tutti i caduti senza nome e volto della Grande guerra, che dall'antica cittadina romana venne trasportato in treno fino all'Altare della Patria, a Roma.
Proprio nella Capitale, il primo cittadino è stato ospite al Sacrario delle Bandiere dove "ho vissuto un momento altamente spirituale e carico di significato per tutta la nostra magnifica comunità", scrive lui stesso in un messaggio, ricordando l'emozione nel "ricevere in consegna ufficialmente la bandiera dal colonnello Marin", direttore del sito. Domenica alle 17, quindi, verrà esposta nella storica Basilica, dove resterà ai piedi dell’altare maggiore fino al 29 ottobre.
Quel giorno, il tricolore ripartirà a bordo del Treno della memoria, per ritornare al Sacello dell’Altare, accanto alla tomba del Milite. Il tutto si inserisce in un weekend di eventi, legato alle Giornate europee del patrimonio che prevedono open day delle aree archeologiche, visite guidate e teatralizzate, aperture straordinarie, laboratori didattici, itinerari alla scoperta di un’Aquileia inedita, musica, archeologia sperimentale. La cerimonia, quindi, sarà l'atto finale di un fine settimana variegato.
Alle 17 del 26 settembre è in programma l’arrivo della bandiera, preceduto dal sorvolo di aerei storici. Il Tricolore verrà accolta dalla fanfara militare e dal picchetto d’onore. “Un palinsesto di eventi così ricco di proposte – continua il sindaco – è frutto di una straordinaria collaborazione tra enti e associazioni del territorio a cui va riconosciuta la capacità di fare rete", con oltre una quindicina di realtà coinvolte. Tra queste, anche le università, con gli esperti che conduranno i visitatori tra i reperti archeologici.
Sarà visitabile invece solo su prenotazione (domus.titomacro@gmail.com) alle 10, 11 e 12 la Domus di Tito Macro, la dimora di 1700 metri quadri che si estendeva tra due cardini dell’antica città. Al fondo Pasqualis, nell’area degli antichi mercati durante l’intera giornata di sabato e domenica mattina ci sarà spazio per l’archeologia sperimentale, con l’accensione di un forno vetrario, unico del suo genere in Italia e costruito come una struttura romana, realizzato grazie a un finanziamento della Regione.
Il tutto sarà nell'ambito del progetto Veri del Comitato nazionale italiano dell'Aihv (Association Internationale pour l'Histoire du Verre). Durante la giornata, si potrà anche assistere alle prove di soffiatura del maestro vetrario muranese Nicola Moretti. Tra le altre attività, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18 sarà accessibile “Casa Bertoli”, lungo il viale che conduce a piazza Capitolo, e scoprire i suoi affreschi grazie alla visita dell'Associazione Nazionale per Aquileia e alla Soprintendenza.
Foto: Emanuele Zorino
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.