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Gorizia corre per i bandi GO!2025, fiume di gente al primo Infoday
Lunga coda fuori dal Kulturni dom diversi minuti prima dell'inizio, in 600 hanno seguito l'evento.
Quasi in seicento hanno seguito questo pomeriggio il primo Info day a Gorizia dedicato al Fondo per piccoli progetti GO! 2025: il bando con cui il Gect distribuirà la prima tranche di 3 milioni di euro dei 7 destinati da Interreg Ita-Slo proprio alla Capitale europea della cultura 2025. La maggior parte di questi, circa quattrocento, ha affollato la sala del Kulturni dom, mentre i restanti duecento hanno potuto collegarsi via Zoom, spinti senz’altro dalla notizia del sold-out a sole 24 ore dall’apertura delle iscrizioni.
Attenzione altissima, quindi, per il primo bando destinato a una platea di potenziali beneficiari molto vasta, che include associazioni private, imprenditori ed enti pubblici, oltre a spaziare geograficamente tra la provincia di Venezia e quella di Lubiana. Non è stata annunciata però la data ufficiale della sua pubblicazione, indicata comunque entro il mese di febbraio
Erano presenti anche i sindaci dei tre comuni fondatori del Gect, Rodolfo Ziberna (Gorizia), Samo Turel (Nova Gorica) e Milan Turk (Šempeter-Vrtojba), che non hanno nascosto la condivisa soddisfazione per l’enorme lavoro svolto fino a oggi. “Si tratta di una straordinaria opportunità – le parole di Ziberna – per tutto il Friuli Venezia Giulia e la fascia di confine, anche in termini di conoscenza reciproca”. Concetto ribadito anche dal primo cittadino di Nova Gorica, che ha assicurato il proprio aiuto per “rimuovere gli ostacoli e snellire il più possibile l’iter burocratico per i vari progetti che saranno proposti”.
A concludere i saluti istituzionali è stata Laura Comelli, dirigente dell’Autorità di gestione Interreg, che ha voluto rimarcare il proprio sostegno alla cooperazione transfrontaliera in quello che considera “un momento molto importante per lo sviluppo del territorio”, in riferimento al 2025. A illustrare il fondo, oltre alla direttrice del Gect Romina Kocina, il vicedirettore Tomaž Konrad, il direttore del programma GO! 2025 Stojan Pelko e le project manager Micaela Passon e Lara Devetak.
Saranno ammissibili progetti della durata massima di due anni e con un budget da 30mila a 200mila euro, finanziabili fino al 100% del loro fabbisogno di spesa. Ma, esclusivamente per i soggetti privati, solo il 50% del contributo sarà erogato in forma di prefinanziamento e con la condizione che sia presentata una forma di garanzia come una fideiussione bancaria o altre formule – auspicabilmente più accessibili – ancora allo studio. Il resto invece dovrà essere anticipato dal proponente, che potrà quindi essere rimborsato solo dopo aver presentato il rendiconto, a cadenza semestrale.
Sarà necessario un partner d’oltreconfine per tutti i progetti la cui previsione di spesa sarà superiore ai 50mila euro. Al di sotto di questa soglia, invece, non è richiesta la partecipazione di un partner, ma dovrà comunque prevalere la vocazione transfrontaliera dell’iniziativa. Come ha spiegato Pelko “vogliamo incentivare progetti di piccole dimensioni per poter agire in modo più capillare sul territorio e lasciare quindi un segno”. Senza dimenticare l’obiettivo ultimo dell’intero processo, cioè “raccontare all’Europa ciò che siamo”.
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