Ballerini, musica e la sfilata per le vie della città: così Gorizia è più vicina a Klagenfurt

Ballerini, musica e la sfilata in città: così Gorizia è più vicina a Klagenfurt

questa mattina

Ballerini, musica e la sfilata in città: così Gorizia è più vicina a Klagenfurt

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 01 Giu 2024
Copertina per Ballerini, musica e la sfilata in città: così Gorizia è più vicina a Klagenfurt

Oggi la festa con una settantina di persone giunte dalla Carinzia, l'organizzazione seguita con l'associazione Etnos. Lo spettacolo in piazza.

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Anche se non propriamente baciata da sole, la festa targata Klagenfurt ha animato questa mattina il cuore di Gorizia. Un appuntamento frutto dell’intensificarsi dei rapporti tra la stessa città sull’Isonzo e quella della Carinzia, il cui gemellaggio risale al 1965, portando in piazza Vittoria una settantina di persone dall’Austria. Tirato un sospiro di sollievo dopo il maltempo di ieri, alla fine le nuvole hanno lasciato intravedere uno spiraglio di luce che ha permesso a musicisti, ballerini e sbandieratori di esibirsi.

«Io ero bambino quando inizia questo rapporto di amicizia - ha ricordato il sindaco Rodolfo Ziberna, aprendo i festeggiamenti - e prometto che torneremo di nuovo a Klagenfurt». Oltre alla comunità locale e a quella austriaca, sul palco era rappresentata anche quella di Nova Gorica con il neo-vicesindaco Tomaž Horvat. Anche la più giovane città slovena, infatti, si è unita al gemellaggio nello stesso anno, in una triangolazione sottolineata dal sindaco primo cittadino carinziano Christian Scheider: «Diamo un esempio all’Europa».

Per Scheider, infatti, il segnale di unione «di tre Stati in un momento storico come questo è fondamentale. Insieme riusciamo a superare le sfide, con la cooperazione dei popoli e delle città. Quando c’è questa forma di unione, si scongiura ogni forma di conflitto». Parole condivise da Horvat, rilevando che da questo angolo di Mitteleuropa «possiamo essere esempio per un’Europa più nuova e moderna, cooperando insieme per dimostrare che possiamo fare di più. Sono fiducioso sul proseguo del rapporto in futuro», un segnale anche per la politica.

Davanti al pubblico presente davanti alla Prefettura, sono stati i gruppi folkloristici locali Santa Gorizia e Danzerini di Lucinico ad aprire le danze. Quindi è stato il turno degli sbandieratori e della banda musicale di Huttenburg, lasciando quindi lo spazio ai giovanissimi ballerini del The Fam of Arts. In un’apprezzata coreografia di danza moderna, hanno portato anche il loro timbro moderno, prima della partenza del corteo che ha animato via Oberdan, corso Verdi, via Garibaldi per terminare infine sotto il palazzo municipale.

Qui, per il gran finale, i musicisti hanno intonato la Marcia di Radetzky per salutare il pubblico. L’ensemble, diretta dalla presidente Lisa Maria Kaiser e dal maestro di cappella Martin Irrasch, esiste dal 1698. Molto più recente invece il gruppo The Fam of Arts, accogliendo ragazzi anche di diversa nazionalità. A seguire il percorso degli ospiti sono stati diversi passanti, molti rimasti sorpresi dello spettacolo. A curare l’organizzazione è stata anche l’associazione Etnos, promotrice del Festival mondiale del folklore di Gorizia.

Foto Timothy Dissegna (qui la gallery completa di Sergio Marini)

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