L'autovelox non è omologato, multa tolta ad automobilista. Fratta: «Rischio per la sicurezza»

L'autovelox non è omologato, multa tolta ad automobilista. Fratta: «Rischio per la sicurezza»

La sentenza

L'autovelox non è omologato, multa tolta ad automobilista. Fratta: «Rischio per la sicurezza»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 17 Ott 2024
Copertina per L'autovelox non è omologato, multa tolta ad automobilista. Fratta: «Rischio per la sicurezza»

L'uomo si è rivolto al giudice di pace che ha accolto la richiesta. Il sindaco si dice preoccupato per i cittadini.

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Un automobilista residente a Ronchi dei Legionari è riuscito a far annullare una multa per eccesso di velocità, grazie alla constatazione che l’autovelox, utilizzato per rilevare l’infrazione, non era correttamente omologato. L’episodio risale al mese di marzo, quando il conducente, a bordo della sua Opel Astra, è stato sanzionato per aver superato il limite di velocità sulla Strada Statale 14, nel tratto che attraversa il comune di San Canzian d'Isonzo.

La multa, pari a 565 euro, è stata emessa dopo che l’autovelox aveva rilevato una velocità di 113 km/h, in un tratto della strada dove il limite massimo consentito era di 50 km/h. Il conducente, un trentaseienne, dopo aver riflettuto sulla sanzione per circa un mese, ha deciso di presentare ricorso tramite il proprio legale, l’avvocato Sascha Kristancic. Il punto centrale del ricorso riguardava la mancata omologazione dell'apparecchiatura utilizzata per rilevare la velocità.

Il giudice di pace di Gorizia ha accolto il ricorso, basandosi sulla normativa del Codice della Strada che impone precisi requisiti per la legittimità degli strumenti utilizzati per il controllo della velocità. Secondo la legge, infatti, i dispositivi come gli autovelox devono essere approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e rispettare rigorosamente determinate caratteristiche tecniche. Nel caso specifico, l’autovelox in questione non risultava omologato secondo quanto stabilito da un decreto ministeriale.

Durante il processo, l’avvocato Kristancic ha sottolineato che, in assenza di omologazione, il rilevamento effettuato dall'autovelox non poteva essere considerato valido. Ha inoltre ricordato che, per garantire la legittimità della sanzione, l’apparecchiatura deve essere non solo funzionante, ma anche verificata e approvata per le specifiche condizioni d'uso previste dalla legge. L'autovelox installato sulla SS14, a San Canzian d'Isonzo, non soddisfaceva questi requisiti fondamentali, facendo decadere la validità della multa.

«Noi, come tutti, quando è uscita la norma nazionale sulle omologazioni abbiamo spento i velox in attesa di capire come procedere», racconta il sindaco, Claudio Fratta. «Non vorrei passasse il messaggio che il Comune utilizza delle apparecchiature senza omologazione solo per far cassa e va detto che la persona in questione viaggiava a 113 chilometri orari con limite di 50 vicino a un incrocio. Capisco che per vizio di forma si possano annullare le multe, tra l’altro precedenti alla norma nazionale, ma c’è un chiaro rischio di sicurezza perché quei velox sono posti lì per un chiaro motivo di sicurezza e per evitare che alcuni automobilisti o motociclisti corrano troppo», conclude Fratta.  

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