la decisione
Aumento dei costi, la Slovenia fissa i prezzi di benzina e diesel

Lubiana fissa il prezzo massimo, nell'area di confine un distributore ogni 1800 abitanti.
Entra i vigore da oggi il decreto approvato ieri dal governo della Slovenia, che fissa i prezzi di alcuni prodotti petroliferi. Per far fronte all'impennata dei costi anche oltreconfine, Lubiana ha determinato il prezzo al dettaglio massimo consentito, ovvero 1,503 euro/litro per la benzina senza piombo a 95 ottani (NMB 95) e 1.541 euro/litro per il gasolio. La decisione resterà in vigore per 30 giorni.
Il governo ha optato per questa misura a causa delle interruzioni del mercato dei prodotti petroliferi e delle grandi fluttuazioni dei prezzi non stagionali. Il costo al dettaglio massimo consentito per NMB 95 e diesel è determinato sulla base del prezzo medio rappresentativo degli ultimi 7 giorni dei prodotti petroliferi per la Slovenia, segnalato alla Commissione europea per il Weekly Oil Bulletin. Il decreto è stato adottato sulla base della legge sul controllo dei prezzi e del decreto sull'elenco dei beni e servizi ai quali si applicano le misure.
Nel frattempo, il consigliere comunale Andrea Tomasella (Lega) ha presenta una mappa di distributori lungo la fascia confinaria per “evidenziare la distorsione del mercato carburanti che colpisce Gorizia. La crisi energetica ha messo in luce le contraddizioni irrisolte sul nostro territorio di confine. Se a livello nazionale la crisi sta causando enormi difficoltà, qui da noi è ancora peggio con la ripresa del pendolarismo del pieno oltreconfine”.
L'esponente del Carroccio rimarca che "sul territorio transfrontaliero di Gorizia ci sono quasi 30 aree di servizio per poco più di 53mila abitanti (fra Gorizia, Nova Gorica, Salcano e San Pietro), circa un distributore ogni 1.800 abitanti. Oltre la metà dei distributori sono appena oltre il confine e praticano prezzi più competitivi rispetto a quelli italiani, con il risultato che le nostre attività lavorano col contagocce".
"Ci sono pesanti conseguenze occupazionali, sociali e fiscali visto che, fra Iva e accise, è lecito stimare un’emorragia di liquidità che ha superato i 100 milioni di euro in 14 anni”. Tomasella ha ricordato che Matteo Salvini ha proposto "di sospendere l'esigibilità delle accise per ripristinare un livello di prezzo nella media con quanto praticato nell'ultimo trimestre del 2019. Inoltre, è stato depositato l’emendamento Lega collegato al Sostegni ter a prima firma della senatrice Raffaella Marin, che prevede ristori una tantum ai distributori che operano a ridosso dei confini di Stato per fronteggiare l’aumento dei costi dell'energia”.
“Tutto ciò però per Gorizia non basta e, vista l’imminente campagna elettorale per le comunali, sarebbe importante se i candidati sindaci prendessero l’impegno di programma a perseguire l’obiettivo che la zona franca di Gorizia fosse rifinanziata. Non si tratta di una bandiera politica – assicura il consigliere - bensì un obiettivo comune per il futuro della città”.
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