Aumentano le ciclabili a San Canzian, la Romea Strata fino a Pieris

Nuova pista di oltre un chilometro, i progetti legati allo sviluppo della Fvg 5.

Passa lungo il tratto della Romea Strata, l’antica via di pellegrinaggio dal Baltico a Roma, la nuova ciclabile inaugurata ieri tra Pieris e San Canzian d’Isonzo. A tagliare il nastro il sindaco, Claudio Fratta, assieme all’assessore Luciano Dreos, ai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, ma anche ai consiglieri regionali Diego Moretti e Giuseppe Nicoli, al sindaco di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto e dell'assessore di Turriaco, Nicola Pieri.

“Un lavoro importante - racconta Fratta - in quanto abbiamo provveduto all’asfaltatura di via Calicci, il rifacimento del ponte verso via Romana grazie al Consorzio, ma anche la nuova illuminazione. Nella 'Bassetta' abbiamo voluto non asfaltare ma polverizzarla, renderla, dunque, più solida”. Il progetto, secondo il sindaco, si inserisce in una più grande idea di “ciclabilità permanente: dopo il tracciato 'Paradiso', che ci collega con Staranzano, ora è il momento di questo importante tratto. Non solo per la Romea Strata, sulla quale continueremo a investire, ma per l’intera mobilità lenta”.

Fratta ha rilevato che, entro il 2023, sarà completata la Fvg 5 da Gorizia all’Isola della Cona, passando proprio per il territorio comunale di San Canzian. Va detto anche che è di questi giorni la conferma dell'avvio, tramite un tavolo, dei lavori per la ciclabile verso Dobbia entro la fine del 2023. Tornando al percorso della Romea Strata, ha una lunghezza di 1.323 metri (di cui 840 di strada asfaltata e 760 di strada vicinale “bianca”) e l’importo complessivo di progetto è pari a 130mila euro.

Il progetto intende mettere in sicurezza l’itinerario ciclabile lungo il percorso esistente denominato “Romea Strata” che collega attualmente il centro di Pieris con via Fratelli Bandiera e in seguito si raccorderà con la futura pista ciclabile Fvg 5 denominata “Ciclovia dell’Isonzo”. L’itinerario in progetto si snoda lungo la via Calicci, dall’incrocio con la Sp 20 (raccordo di Villa Luisa), e la via XXIV maggio sino a raggiungere l’intersezione con via della Barca in cui, in questo momento, viene interrotta.

Il percorso inizia da via XXIV maggio, attraversa la provinciale 19, s’innesta in via dei Calicci e, grazie alla passerella ciclopedonale del canale del Brancolo, recentemente realizzata dal Consorzio di Bonifica Pianura Isontina, procede lungo via Romana per arrivare alla chiesa di San Proto, alla parrocchiale, alla tomba dei Martiri Canziani e al centro del paese, consentendo ai ciclo-turisti anche di poter prendere, in direzione est, la pista Paradiso.

La Romea Strata era una rotta europea importante percorsa dai pellegrini che partendo dall’Europa centro orientale affrontavano il cammino verso Roma, dal Mar Baltico attraversavano Estonia, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca e Austria fino a valicare le Alpi ed entravano nel Nord Est d’Italia attraverso Tarvisio per poi dirigersi a sud toccando Aquileia, Concordia Sagittaria e, valicando gli Appennini, raggiungere la Francigena.

Si tratta di un cammino di fede e cultura e ha portato i pellegrini attraverso l’Europa. Prima di diventare via di pellegrinaggio, questo itinerario veniva usato per molteplici scopi tra cui quelli commerciali. Il passaggio umano ha portato anche allo sviluppo della cultura, attraverso l’arte e l’architettura che incontriamo oggi lungo questa direttrice (ospitalità, chiese, musei, memorie ...). La via è stata percorsa anche da menti illuminate che hanno lasciato il segno nella scienza come Copernico, Keplero e Galileo Galilei, ma anche da figure cruciali che hanno diffuso attraverso questa via, oltre al cristianesimo, l’ebraismo e il protestantesimo.

Foto Fabio Bergamasco

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