Hacker nel sito del Comune di Gorizia, «pagate o pubblichiamo tutto»

Hacker nel sito del Comune di Gorizia, «pagate o pubblichiamo tutto»

l'attacco

Hacker nel sito del Comune di Gorizia, «pagate o pubblichiamo tutto»

Di Redazione • Pubblicato il 30 Ago 2022
Copertina per Hacker nel sito del Comune di Gorizia, «pagate o pubblichiamo tutto»

I danni emersi ieri, indagini in corso. Appello ai cittadini: segnalate alla polizia postale.

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La rete informatica del Comune di Gorizia è paralizzata. Il problema è emerso lunedì e all'inizio sembrava un banale disservizio, salvo poi scoprire il peggio. "Per riavere i dati contenuti nel sistema informatico del Comune dovrete pagare seguendo le istruzioni contenute in questo messaggio, in caso contrario i dati saranno pubblicati online e quindi visibili a tutti". Questo è il messaggio trovato ieri sul server dai tecnici informatici, che stavano indagando sul blackout informatico che ha colpito l'ente nella notte fra domenica e lunedì.

"Ormai è stato accertato che a provocarlo è stato un attacco hacker al sistema del Comune - conferma il sindaco, Rodolfo Ziberna -, una cosa gravissima anche se va detto subito che alcuni servizi importanti, in particolare quelli dell'anagrafe sono stati solo sfiorati in quanto collegati a server esterni e questo ci ha permesso di riattivare una serie di attività, ad esempio le carte d'identità elettroniche e i cambi di indirizzo, mentre le certificazioni sono ancora bloccate. Gli uffici stanno lavorando per cercare di sbloccare quanto prima tutti i servizi. Di più, in questo momento non posso dire".

Al momento, il sito web dell'amministrazione locale è ancora fuori uso. "Mi dispiace molto per i disagi che questa situazione sta creando si cittadini ma anche al personale del Comune. Aggiornerò per quanto possibile tutti sull'evoluzione di questa incredibile vicenda". Il primo cittadino aggiunge anche un appello ai cittadini: "Sappiamo che nel nostro territorio sono aumentati i resti informatici per cui invito tutti a stare molto attenti, soprattutto ad aprire mail sconosciute e a rivolgersi alla polizia postale quando si trovano di fronte a qualcosa di anomalo".

Lo stesso Ziberna, nel luglio dell'anno scorso, era stato vittima di una truffa informatica quando gli era stato clonato il profilo Twitter. Sul caso, è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, che in una nota evidenzia come "la sicurezza dei dati delle nostre istituzioni è una priorità, il prossimo governo dovrà per forze di cose prendere serie precauzioni affinché episodi simili non possano accadere. Sono sicuro - conclude l'esponente del Carroccio - che in seguito alla denuncia del sindaco Rodolfo Ziberna, la Polizia Postale è già sulle tracce di chi attenta alla stabilità dei nostri enti e territori".

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