LE MISURE
Asugi rivede le visite specialistiche, nuovi centri nell'Area Isontina
Sono 90mila i pazienti legati ad almeno una delle quattro patologie curate, due hub dedicati al San Polo ed ex Sanatorio di Gorizia. Il progetto.
Presentato questa mattina, nell’auditorium dell’ospedale San Polo di Monfalcone, il progetto di implementazione dell’attività del Dipartimento specialistico territoriale nell’Area Isontina. Una struttura composto da più società complesse: quella dedicata alle patologie cardiovascolari, quella legata alle patologie respiratorie, un’altra dedicata alle patologie diabetiche ed infine quella della nefrologia e dialisi. I dati rilasciati stamane da Asugi comunicano che sono 90mila i pazienti che hanno a che fare con almeno una delle quattro patologie curate nei quattro reparti citati.
Sono 25mila gli utenti – quindi l’8% della popolazione – con almeno due delle quattro patologie interessate, che determinano i due terzi dei ricoveri cardiovascolari. Dai report inoltre, emerge che nell’anno precedente sono state 120mila le prestazioni clinico strumentali assistenziali ambulatoriali distribuite tra le quattro strutture, di cui 20mila effettuate solo tra dialisi e nefrologia. Guardando al futuro, la proiezione 2024-2025 prevede che queste prestazioni diventino 150mila, di cui 50mila saranno effettuate in area isontina. Al San Polo si è quindi parlato di “presa in carico globale del paziente” così definita dal direttore sanitario di Asugi, Andrea Longanesi.
A dirigere il Dipartimento multidisciplinare sarà Andrea Di Lenarda. “Implementeremo l’attività sul territorio isontino – afferma Di Lenarda – dando così un supporto maggiore ai pazienti multimorbidi ambulatoriali che verranno intercettati e guidati dalla figura del case manager che collaborerà con ospedale, territorio e medicina generale”. C’è quindi l’intenzione di dimezzare il rimando al medico curante favorendo a monte una sintesi multidisciplinare ospedaliera. Ogni struttura sarà dotata di cellulari interni dedicati per discutere delle casistiche che si presentano, fare la programmazione di visite interne o domiciliari ed elaborare i piani terapeutici.
Grazie alla predisposizione di una piattaforma digitale, dalla fine del 2023, saranno avviati le televisite e i teleconsulti. Dal 2024, si prevede sia avviato il servizio di telemonitoraggio domiciliare. Saranno due gli hub, uno per la parte giuliana e uno nell’isontino, dedicati alle patologie cardiovascolari. Nello specifico, uno già presente all’ospedale Maggiore di Trieste, mentre quello del San Polo sarà attivo da dicembre 2023 e un altro a Gorizia, all’ex Sanatorio, a partire dal 2025. A seguito della riorganizzazione della Medicina dello Sport Isontina, dallo scorso mese, sono stati pure attivati a Monfalcone i test da sforzo al cicloergometro. Entro questa settimana, sarà inoltre attivo il progetto Ecg nelle farmacie.
Per quanto concerne le patologie diabetiche, l’hub giuliano sarà il distretto di San Giovanni a Trieste che già collabora con la diabetologia isontina e con la locale chirurgia vascolare. L’attività clinico assistenziale diabetologica, vedrà poi una presenza bimestrale nei distretti di Cormons e Gorizia. La partenza dell’hub isontino di San Polo è prevista per dicembre 2023, mentre quella all’ex Sanatorio goriziano entro il 2025. Dal secondo semestre 2023, viste le eccellenze della società complessa guidata dal primario Roberto Trevisan e dedicata alle patologie respiratorie, si implementerà la collaborazione tra Monfalcone e Trieste.
Si rinforzerà anche la rete a favore di pazienti con necessità di ventilazione respiratoria e si potenzierà la riabilitazione respiratoria già attiva nell’ospedale del comune bisiaco e a Gorizia. Non mancherà il supporto multidisciplinare con il Crua e con l’oncologia. A descrivere invece la nefrologia e la dialisi, è stata la direttrice Manuela Bosco. “La nostra attività è in aumento rispetto al 2019 – spiega la dottoressa Bosco – abbiamo avuto il 33% in più di prime visite effettuate nel solo primo trimestre 2023. Ci occupiamo di della diagnosi puntuale delle nefropatie e di assegnare terapie agli immunodepressi con malattie renali. È nostra intenzione orientarci verso la promozione del trapianto renale. Attualmente i pazienti trapiantati sono 92”.
Inoltre, Bosco ha fatto riferimento alla dialisi peritoneale a domicilio e alla promozione della emodialisi domiciliare. Per questa specialità sorgerà un nuovo ambulatorio a Cormons dove si effettueranno visite una volta alla settimana e un altro ad Aurisina, al distretto, attivo una volta al mese. “Il grande progetto contiene una certa dose di sfida – sono le parole del direttore sanitario Longanesi – necessaria per abbattere le barriere creando collegamenti tra discipline e territorio”. A parlare del case manager è stato poi l’infermiere Fabio Verzegnassi.
Questa figura dovrà occuparsi della presa in carico continuativa e bidirezionale del paziente dando una risposta tempestiva e uniforme di alta qualità. Di territorio e capillarità ha parlato anche il presidente di FederFarma di Trieste, Marcello Milani il quale ha illustrato il progetto Ecg nelle farmacie, grazie al quale ci sarà un accesso diretto all’esame, i dati saranno inviati al centro preposto per la refertazione ed infine la risposta sarà resa disponibile on line per i pazienti e per il medico di base.
“È un progetto che si inserisce all’interno della Farmacia dei Servizi – commenta Anna Olivetti, presidente di FederFarma di Monfalcone e Gorizia – nell’Isontino ogni farmacia rappresenta un punto salute vicino alla gente. Da domani, saranno 10 le farmacie dove sarà attivo questo servizio. Sono 35 i farmacisti già formati per questo”. Di trasformazione del sistema e di centralità del paziente cronico, ha parlato l’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi che ha parlato della necessità di dare risposte attraverso offerte equilibrate in funzione dei bisogni effettivi della popolazione.
“Questa è una chiave di volta con la quale si migliora il sistema sanitario – afferma Riccardi – dobbiamo migliorare l’accessibilità dei servizi e garantire prossimità con flessibilità ed efficienza”. All’incontro erano presenti anche il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint e l’assessore al welfare di Gorizia, Silvana Romano. “Portare a compimento una nuova modalità per prendere in carico le persone è fondamentale” ha affermato Cisint. Dal canto suo, Romano ha sottolineato la necessità di una potenziata presa in carico dei pazienti su Gorizia e ha fatto notare la disparità di risposte – non solo dal punto di vista numerico ma anche da quello qualitativo - finora esistente tra Gorizia e Monfalcone rispetto a Trieste.
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