L'associazione Rossmann premia da cinque anni le tesi meritevoli, quest'anno tre primi premi

Il sodalizio ambientalista di Monfalcone ha ricevuto 25 lavori di altrettanti studenti e studentesse che hanno studiato il clima e l'ambiente.

Ben venticinque le tesi di laurea di varia natura presentate per l’edizione 2021 del premio Eugenio Rossmann che l’omonima associazione di Monfalcone ormai da cinque anni propone per premiare studenti e studentesse meritevoli con tesi di laurea dalle tematiche ambientali. A premiare i giovani, ieri all'Europalace, presenti in presenza ma anche in collegamento online, il presidente, Claudio Siniscalchi.

Menzione speciale ad Alice Rotiroti dell’Università degli Studi di Trieste per la tesi “La giustizia climatica e l’unione europea, un’analisi della giurisprudenza recente”. “La tesi – si legge nella motivazione – che tratta di giustizia climatica è, per l’importanza e la novità dell’argomento, interessante per gli sviluppi futuri di questo strumenti di tutela legale dell’ambiente”. Altra menzione a Paolo Cingano dell’Università degli Studi di Udine per la tesi sugli “Effetti dello stress da sommersione sulle alofite di barena: nuove prospettive di upcalling”, motivando in quanto “La tesi sulla sommersione delle alofite tratta un tema originale e molto attuale, anche nell’ottica delle conseguenze dei cambiamenti climatici e che interessa direttamente il nostro territorio costiero e lagunare”.

Il premio speciale del Club Alpino Italiano Monfalcone del 2021 è andato a Carlo Bee dell’Università degli Studi di Trento per la tesi su “Una correlazione tra danni alle foreste e simulazioni numeriche ad alta risoluzione del campo di vento della tempesta Vaia - Ottobre 2018 nelle Alpi Orientali” per “l’interessante approccio metodologico, che assieme all’uso di modelli già consolidati, permette un’analisi e un approfondimento notevole del fenomeno della tempesta Vaia del 2018”.

Il Premio speciale Arte Scienza e Benessere 2021 è andato a Giorgia Sacchi dell’Università degli Studi di Trento con la tesi “Carbonizzazione idrotermica di reflui zootecnici: indagine sperimentale e analisi di scenari” per “lo studio sul problema dei reflui negli allevamenti, che costituiscono un problema ambientale e sociale, proponendo approcci innovativi di gestione, un caso studio e ipotesi sugli sviluppi possibili della ricerca”.

Nessuno secondo e terzo premio, bensì tre primi premi consegnati parimerito a tre altrettanti studenti e studentesse meritevoli secondo il sodalizio monfalconese. Prima la cormonese Verdiana Vellani con la tesi “Physiological response of corals exposed to a combination of heat waves wnd microplastics. A Mediterranean case study with Astroides Calycularis (Pallas, 1766). Risposta fisiologica dei coralli esposti a una combinazione di ondate di calore e microplastiche. Un caso di studio mediterraneo con Astroides Calycularis (Pallas, 1766)” per “l’interessante tesi” che “approfondisce gli impatti delle ondate di calore e delle sostanze plastiche su popolazioni di coralli mediterranei e studia con metodi particolari e analisi di laboratorio la sopravvivenza delle madrepore agli stress antropici”.

Parimerito, come detto, anche Ivan Farace dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo con la testi sul “Comportamento aereo di Balaenoptera physalus nel Mar Mediterraneo occidentale: distribuzione e relazioni con variabili ambientali” in quanto “analizza le variabili ambientali che influenzano questa specie con completezza, profondità di analisi e osservazioni sul campo”. Terzo primo premio a Luca De Stasio dell’Università degli Studi di Trieste con la tesi sulle “Infrastrutture verdi e blu come matrici di rigenerazione socio-economica nel basso Isontino” in quanto “affronta problemi concreti dell’Isontino con spirito propositivo, ponendo i sistemi naturali al centro della rigenerazione socio-economica del territorio”.

Vellani sottolinea come il lavoro, per la tesi magistrale in Ecologia dei Cambiamenti Globali, a Units, sia stato svolto grazie all’ausilio della Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN) di Napoli, “l’istituzione scientifica ed ente di ricerca più importante in Italia e tra i 10 migliori a livello mondiale”, precisa Vellani. Si tratta di un tirocinio magistrale “che ho svolto nella sede di Ischia all'Ischia Marine Centre SZN, dove mi sono trasferita per quattro mesi. Qua ho partecipato ad una ricerca di Luigi Musco, Professore Associato presso Università del Salento, e Marco Munari, Ricercatore e coordinatore dell’Ischia Marine Centre SZN, che sono diventati i miei correlatori, sugli effetti di ondate di calore e della presenza di microplastiche su un corallo endemico nel Mediterraneo, Astroidess calycularis, detto "corallo arancione". Per la tesi sperimentale sono stata seguita anche da Antonio Terlizzi, mio relatore, professore di zoologia e biologia marina presso UniTs e Direttore del Dipartimento di Ecologia Marina Integrata presso SZN”,

Quanto rilevato dalle analisi non ha fatto altro che confermare una tesi secondo la quale il momento di maggiore stress per i coralli sia nel momento in cui ci sono variazioni climatiche assieme a una forte presenza di microplastiche, entrambe cause della forte antropizzazione dell’ambiente. “Si tratta di un corallo che non si trova nell’Adriatico settentrionale, anche se lentamente si è avvicinato alla Croazia – conclude Vellani – ma che è endemico del Mediterraneo ed è per questo che lo studio è stato effettuato a Ischia”.  

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