L'Associazione carabinieri entra a scuola, attività con gli studenti a Staranzano

Ieri si sono svolti gli incontri formativi inseriti all'interno dell'assemblea d'istituto, volontari chiamate in servizio durante le calamità e criticità.

Nella mattinata di ieri, l'Associazione nazionale carabinieri ha incontrato gli studenti dell’istituto Bem di Staranzano. L’iniziativa, inserita nel programma dell'assemblea d'istituto, è stato realizzata grazie alla collaborazione della dirigente scolastica Maria Cardella e dei docenti che hanno scelto di offrire agli studenti l’opportunità di conoscere un’organizzazione di volontariato attiva su tutto il territorio nazionale. Il presidente del nucleo regionale Rodolfo Athes, il vice Gaetano Natale e i volontari hanno aperto l’incontro presentando i valori di riferimento e fondanti per l’Anc.

Questi si sintetizzano definendo l’associazione come l’istituzione che da sempre è chiamata ad essere con la gente e per la gente nei momenti di difficoltà o di emergenza. È stato illustrato il percorso formativo necessario e previsto per i volontari che desiderano entrare a far parte del Nucleo regionale Anc. La formazione ha un ruolo importante per garantire competenza e sicurezza sugli scenari di intervento. L’Anc, si interfaccia direttamente anche con la Protezione civile regionale, e parte dei corsi di base, si svolgono in collaborazione con quest’ultima.

I corsi di formazione specifica, previsti invece solo per gli appartenenti al nucleo regionale, sono gestiti da reparti specialistici, quali ad esempio l’unità cinofila per la ricerca di persone scomparse, il comando dei vigili del fuoco per i corsi antincendio, addestratori certificati per il corso di difesa personale, operatori sanitari certificati per i corsi Blsd e altro.

Gli studenti, attraverso l'illustrazione di immagini e videoproiezioni, sono stati resi partecipi delle esperienze più significative del sodalizio, chiamati a rispondere alle chiamate in servizio durante le calamità, quali gli alluvioni, i terremoti, gli incendi e la pandemia da Covid. «I volontari di Anc non sono impegnati solo nei casi delle calamità – spiega il presidente Athes- ma sono sempre attivi nell’ambito della tutela ambientale, del monitoraggio del territorio, compreso il compito di tutela del patrimonio culturale».

A conclusione dell’evento, i volontari hanno cercato di descrivere quanto sia alto il livello di formazione e l’esperienza vissuta all’interno dell’associazione: «Si tratta di una continua crescita personale e di toccare con mano come ogni piccolo impegno e la semplice presenza, riesca a fare la differenza nella qualità di vita della popolazione o delle singole persone che si trovano in momenti di difficoltà» hanno aggiunto gli esponenti.

L’evento ha così permesso di stimolare le giovani generazioni a prendere parte alle attività di volontariato, a suggerire di dedicare del tempo a queste attività, che «non significa perderlo, ma vuol dire investire nella crescita personale e imparare a conoscere ed apprezzare la vita in tutte le sue sfaccettature, stimola a vivere e far proprio il senso di appartenenza ad un gruppo che vuole rendere il mondo migliore» così Athes e Natale. I ragazzi partecipanti all’evento, in particolare quelli delle classi quarte e quinte, hanno seguito attivamente l’incontro, dimostrando interesse e condivisione dei temi trattati.

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