Ascolto e aiuto alle donne vittime di violenza, le iniziative a Monfalcone

Ascolto e aiuto alle donne vittime di violenza, le iniziative a Monfalcone

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Ascolto e aiuto alle donne vittime di violenza, le iniziative a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 21 Nov 2023
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Presentate le diverse iniziative e attività, Cisint: «Vogliamo dare la possibilità ad insegnanti e ragazzi di vivere momenti di confronto».

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Accorgersi che qualcosa non va, avvisare chi può essere d’aiuto, non trascurare alcun dettaglio e comprendere come aiutare le persone. Sono questi alcuni dei temi affrontati stamane dal sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che ha presentato le iniziative in programma in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: “La nostra comunità intende esprimere la vicinanza a tutte le donne e a tutte le persone che nella loro vita hanno dovuto affrontare situazioni di violenza di vario genere".

"Vicinanza significa anche responsabilità delle famiglie e della società” ha aggiunto. Cisint ha poi sottolineato che anche il mondo della scuola e le famiglie devono fare la loro parte. “È nostra intenzione dare la possibilità ad insegnanti e ragazzi di vivere momenti di confronto. Le azioni che metteremo in piedi saranno continuative, mireranno a contribuire allo sviluppo di empatie, ad aprirsi ad una rete di collaborazioni importanti”.

La prima novità lanciata è il “Progetto tiascolto333@gmail.com”. A questo indirizzo email, potranno rivolgersi le donne che si sentono in pericolo o che subiscono violenze. “Il Comune è e sarà il primo referente con il suo servizio sociale ad offrire il suo aiuto – continua il sindaco – inoltre, in un luogo attiguo a piazza Cavour, verrà installata la Casetta del Fiocco Rosso. Un luogo che sarà sede di uno sportello di ascolto dove si troveranno dei professionisti che offriranno le loro competenze”.

A questa presenza, si aggiunge anche un numero di telefono, il 3336617503, il cui referente sarà un assistente sociale specializzato. “L’amore dovrebbe dare un valore aggiunto alla vita, non toglierlo” ha ribadito ancora il sindaco. Ad illustrare le altre iniziative in programma sul tema, è stata Francesca Romani, la presidente della Commissione Pari opportunità. Domani, mercoledì 22 novembre alle ore 17, nella sala conferenze della biblioteca è previsto il dibattito sul Codice Rosso e sugli strumenti a tutela delle vittime.

I relatori saranno il comandante della Polizia locale Rudi Bagatto, il capitano Davide Franco della compagnia carabinieri di Monfalcone e Stefano Simonelli, dirigente del commissariato cittadino. Giovedì 23 alle ore 17.30, all’Oratorio Monsignor Foschian di Largo Isonzo, è previsto un incontro sulle tematiche con i genitori, mentre al Liceo Buonarroti e all’Isis Pertini, un esperto parlerà con gli studenti. Nella giornata seguente, al Palazzetto Veneto, la scrittrice Elena De Vecchi parlerà del suo libro “Stanca Morta”.

Sabato 25 alle 20.30, al Teatro Comunale Marlena Bonezzi, avrà luogo il concerto del Coro Free Voices reso possibile anche grazie alla collaborazione della Pro Loco e dell’associazione Solidarietà è Vita che organizzerà la seconda edizione del Trofeo Monfalcone. Entrambe le iniziative raccoglieranno fondi a favore del miglioramento della Sala Rosa del Pronto Soccorso di San Polo. Domenica 26, al Comunale alle 20.30, anche il Cantafestival della Bisiacaria sensibilizzerà gli spettatori sulla forza delle donne e sulla parità di genere. “Bisogna esternare i sentimenti e non comprimerli” ha dichiarato la presidente della commissione pari opportunità, Romani.

All’incontro hanno preso parte anche la consigliera Irene Cristin e l’assessore alla dignità delle persone e alla promozione dei diritti, Giuliana Garimberti. Dopo le vacanze natalizie, questi importanti progetti “entreranno” anche nelle scuole secondarie di primo grado. “Le segnalazioni che purtroppo riceviamo sono tante – aggiunge ancora il sindaco – ma la rete che abbiamo istituito tra Stanza Rosa, servizi sociali del Comune e carabinieri sta dando i suoi frutti".

"Le giovani donne vanno assistite perché cadono nella trappola dei ripensamenti, mentre quelle più adulte hanno paura”. “Ogni forma di eccesso è negativa – conclude Cisint – non bisogna mai comprimere l’emotività, saranno necessari percorsi culturali importanti per continuare a tenere alta la sensibilità sulla lotta contro la differenza di genere e ogni tipo di violenza”.

Foto di Agata Cragnolin

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