Gorizia, caro energia in uffici ed edifici comunali: scure su luci e termostati

Caro energia in uffici ed edifici comunali, scure su luci e termostati

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Caro energia in uffici ed edifici comunali, scure su luci e termostati

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Ott 2022
Copertina per Caro energia in uffici ed edifici comunali, scure su luci e termostati

Approvate le linee guida, spegnimento lampioni anticipato. Luminarie di Natale ridotte.

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Luci spente e termostati bloccati. La stretta dell’amministrazione comunale di Gorizia sui consumi energetici si farà presto sentire, con le linee d’indirizzo per l’inverno approvate dalla giunta. Si tratta di una serie di interventi per abbassare il consumo di elettricità nelle strutture pubbliche, a partire da luci esterne di scuole, centro Polivalente, centro Lenassi, Mercato coperto, Castello e giardini interni del municipio, così come per i cortili della Protezione civile, aree esterne a palestre e impianti sportivi.

Tra le disposizioni adottate, anche quello di anticipare di 90 minuti lo spegnimento mattutino di tutti i punti luce della pubblica illuminazione dislocati sul territorio. Di questi, sarà anche ritardata di 30 minuti l’accensione. Saranno anche disattivate le fontane pubbliche e i relativi impianti elettrici di illuminazione. Una “scure” preannunciata dallo stesso sindaco Rodolfo Ziberna, dopo lo spegnino simbolico del castello nei mesi scorsi, e che potrà avere deroghe solo per motivati impedimenti tecnici e collegati alla sicurezza.

Con il Natale alle porte, anche l’aspetto delle luminarie sarà tenuto sotto controllo: saranno installate in quantità limitata, nei punti più significativi della città con eventuale, preventiva intesa con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative. Negli uffici comunali, invece, divieto di stufe elettriche, chiedendo al personale di spegnere di tutti gli impianti di illuminazione e dispositivi elettronici nelle postazioni di lavoro nei singoli uffici quando si finisce di lavorare. Stop anche agli impianti supplementari di fornitura di energia termica.

Nel documento, prevista poi l’attivazione degli impianti termici per i periodi e per gli spazi strettamente necessari. I limiti massimi dei termostati sarà quindi di 17°C - anziché 18°C, con 2°C di tolleranza - per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili mentre il limite sarà a 19°C, anziché 20°C e sempre con tolleranza di 2°C, per tutti gli altri edifici. Il giorno in cui sarà possibile accendere gli impianti sarà sabato 22 ottobre, fino al 7 aprile, posticipando la data d’inizio di otto giorni per la “zona E”.

Limiti anche per le palestre, dove non si potrà prolungare l’accensione oltre l'orario di utilizzo nemmeno per garantire l'acqua calda sanitaria, mentre per altri impianti sportivi o a carattere culturale, come la Sinagoga e il museo di Santa Chiara sarà attivata solamente su specifica e motivata richiesta. “Si tratta di provvedimenti assolutamente doverosi in un periodo così difficile - commenta il primo cittadino -, perché in un momento in cui  le famiglie fanno fatica a pagare le bollette e alcune neppure ci riescono”.

In tutto questo, “il Comune è costretto a ridurre al minimo i contributi ad associazioni di ogni ambito e a ridimensionare i servizi dobbiamo condividere i sacrifici dei cittadini non solo a parole. Con queste disposizioni l’obiettivo è di risparmiare al massimo per evitare problemi di bilancio, da una parte, visto che ci ritroviamo con maggiori spese di milioni a causa del caro energia e, dall’altra, di evitare, proprio per questo motivo, di dover tagliare servizi soprattutto alle persone più deboli. Meglio qualche luminaria in meno”.

Per Ziberna, l’importante rimane poter garantire eventuali contributi a chi ne bisogno. “E anche in Comune ci dovranno essere comportamenti molto ‘risparmiosi’, con attenzioni particolari al risparmio energetico”. Gli fa eco l’assessore all’ambiente Francesco Del Sordi: “Ritengo che abbiamo trovato delle ottime soluzioni per un problema che ormai tutte le famiglie e le imprese stanno affrontando, quindi massima attenzione per eliminare gli sprechi, maggiore programmazione delle attività, ottimizzazione di spazi e tempi di utilizzo di immobili e infrastrutture”.

“Il tutto condito dalla massima flessibilità per adattarsi ad ogni possibile evoluzione degli scenari”. Nel frattempo, dalla Regione, sono in arrivo 760mila euro all’Ente di decentramento regionale di Gorizia per fronteggiare gli aumenti di energia e gas. "Lo stanziamento verrà approvato in Consiglio regionale la prossima settimana con l'assestamento di bilancio” ha assicurato il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega), rilevando come si tratti “di una misura necessaria per consentire che tutti i servizi vengano erogati senza ritardi”.

Infine, per quanto riguarda i tagli ai consumi pubblici, il Teatro Verdi potrà accendere il riscaldamento solo per eventi programmati, mentre gli uffici del canile comunale avranno la pompa di calore e i box animali solo lampade riscaldanti.

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