la tradizione
L'arrivo delle Varvuole incanta Grado, la pioggia non mette fine alla festa

Prima dell’arrivo delle streghe in Porto Mandracchio, in Sant'Eufemia c'è stata la benedizione dei bambini. La pioggia poi ferma la tradizione.
La tradizione è stata rispettata. L'arrivo anticipato delle Varvuole e l’incognita meteo non hanno intimorito le tante famiglie che con i loro bambini si sono presentate al tradizionale appuntamento della vigilia dell’Epifania sull’Isola di Grado. Le streghe del mare sono arrivate in batela al Porto Mandracchio e si sono presentate avvolte dai loro cappotti di rete, con i loro lunghi e classici cappelli, i denti appuntiti e gli occhi infuocati.
Un’antica leggenda narra che arrivino sulla terraferma per portare via i bambini cattivi e l’unico modo per combatterle, sia quello di strofinare con l’aglio gli infissi della casa. Si tratta di una rievocazione antica che affonda le radici nella storia, al tempo delle scorrerie degli Uscocchi, i pirati provenienti dalla Dalmazia che per sfuggire all’avanzata dei Turchi si riversavano sulle coste adriatiche.
Gli Uscocchi erano pirati coraggiosi, tenaci guerrieri, bardati con paradenti di ferro, gambali di legno e vestiti con ampie gonne alla moda turca, indumenti che influenzarono la fantasia popolare fino a trasformarli nelle streghe marine denominate Varvuole.
Prima del loro arrivo, alle 16, nella Basilica di Sant’Eufemia ha avuto luogo la santa messa con la benedizione dei bambini.
Nella sua omelia, rivolgendosi ai più piccoli e ai loro genitori, il parroco monsignor Paolo Nutarelli si è concentrato sui doni portati dai Magi al Bambin Gesù: l’oro come rappresentazione della legalità, l’incenso che indica il divino e la mirra segno della vocazione di ognuno basata su un progetto che guarda al futuro. Infine, richiamando la stella cometa, il sacerdote l’ha definita il punto di riferimento per la crescita di ognuno.
A seguito dell’arrivo delle streghe in Porto Mandracchio, c’è stato l’intervento corale dei bambini usciti dalla chiesa in Campo Patriarchi. La pioggia non ha comunque fermato il resto dei festeggiamenti previsti, arrivata a a metà scaletta e riuscendo a portare a termine l’evento con lo spettacolo di danza, canto e teatro.
Foto Enrico Cester.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.




_659866acb1afa.jpeg)












Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
