la storia
Arrivati a Viscone 90 anni fa dal Veneto, la festa in casa Dissegna
La rimpatriata è avvenuta a 28 anni dall'ultima. La famiglia arrivò da Romano D'Ezzellino, come tante altre venete tra fine Ottocento e Novecento.
Era il 1933 quando quella macchina arrivò a Viscone, dopo un viaggio di quasi 170 chilometri. Al suo interno, tanti bambini con i propri genitori ma soprattutto il desiderio di trovare una nuova casa. È iniziata così la storia della famiglia Dissegna in Friuli, giunti dal Veneto così come tanti mezzadri che da fine Ottocento fino alla prima metà del Novecento si sono trasferiti per coltivare le terre dell’estremo Nordest. A novant’anni di distanza, i discendenti di quel viaggio si sono ritrovati dopo 28 anni.
La festa si è tenuta nei giorni scorsi a Pozzuolo del Friuli, cogliendo l’occasione per una grande rimpatriata come non avveniva dal 1995. Con i vari nonni e nipoti, c’era anche l’ultimo di quei bambini arrivati precisamente da Romano D’Ezzelino, nel Vicentino: Ernesto Dissegna, insieme alla sorella Angelina nata però a Viscone. “Su quella macchina avevo 6 mesi - racconta l’anziano -, siamo dovuti passare per Medea perché c’era l’acqua nel torrente Torre e non c’era ancora il ponte. A Viscone siamo arrivati in 15 persone e il camion rimorchio”.
Con loro si erano portati dietro tutti i propri averi, quelle poche cose che una famiglia umile poteva permettersi. Ad accogliergli c’era invece la tenuta della famiglia Hausbrandt, il celebre imprenditorie triestino del caffè che nel piccolo paese tra San Giovanni al Natisone e Palmanova possedeva una distesa di terreni. Oggi, in quella che era la sua casa di villeggiatura, c’è un bed&breakfast e la memoria di quella storia è affidata ai ricordi degli anziani, testimoni di un mondo ormai radicalmente trasformato.
Con quei sei bambini - oltre a Ernesto, Sante, Giovanni, Quinto, Severino, Antonio - c’erano i genitori Eugenio e Giovanna che oggi riposano nel cimitero di Risano. Seduti attorno al tavolo, un’ottantina di famigliari rappresentano le diverse diramazioni del ceppo che si sono sparse su tutto il territorio: da Farra d'Isonzo alla Carnia, passando per i comuni limitrofi alla stessa Chiopris Viscone. “Quando siamo arrivati - prosegue Ernesto - tutto il paese è uscito a vedere cosa stava succedendo. Abbiamo vissuto 35 anni come mezzadri”.
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