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Primo consiglio comunale senza Cisint sindaco, scintille sul Cisi a Monfalcone
Venerdì prossimo la seduta. L’amministrazione, denuncia la capogruppo del Pd, reputa «inutile il passaggio in aula trattandosi di una presa d’atto».
Pronto ad arrivare il primo consiglio comunale a Monfalcone dopo le dimissioni del sindaco Anna Maria Cisint. Sarà Antonio Garritani a svolgere il ruolo di facente funzioni, mentre Cisint resterà come assessore esterno. La data dell'assise è stata comunicata ieri durante la riunione dei capigruppo, scegliendo venerdì 19 luglio alle 8.30. Intanto, per martedì 16 luglio alle 17, è convocata la III commissione consiliare nella quale si discuterà della segreteria comunale associata con il rinnovo della convenzione e dell’adozione del nuovo Regolamento del mercato settimanale. Nella stessa giornata, alle 17.30, si riunirà pure la II commissione per discutere di bilancio e la presa presa d’atto del Pef.
A muovere delle osservazioni su quanto discusso ieri è la capogruppo del Pd, Lucia Giurissa, soprattutto in merito alla calendarizzazione sullo scioglimento del Cisi. La dem si lamenta della risposta ricevuta dall’amministrazione, che «reputa inutile il passaggio in aula trattandosi di una presa d’atto».
«Quindi nessuna valutazione politica né in commissione né in Consiglio potrà essere esplicitata nella Città dei cantieri, a differenza di tutti gli altri enti consorziati – specifica Giurissa – Questo è raccapricciante ed è l’ennesima dimostrazione di disinteresse verso i più fragili in un momento delicatissimo di passaggio e cambiamento strutturale in cui dovrebbe essere importante vigilare e sostenere le famiglie e i lavoratori dipendenti».
«Considerando che il Cisi ha chiesto ai Comuni di ponderare entro fine luglio eventuali prese in carico di personale, che non verranno assorbite in toto dall’Asugi – aggiunge l’esponente dem - ci sembra davvero incredibile che non se ne possa nemmeno parlare in sede istituzionale con l’assessore competente. Tanto più incomprensibile è questa scelta della destra al governo dopo il voto a favore del 28 maggio scorso dell’assessore Stefano Vita al percorso di transizione che coinvolgeva attivamente nella ratifica della legge regionale ciascun Comune consorziato».
«Il passaggio di consegne nella giunta di Monfalcone sta già facendo emergere storture sulle priorità da gestire – conclude Giurissa - credo sinceramente che mettere in congelatore le questioni facendo finta che non ci siano, non sia la soluzione migliore per la città di Monfalcone e il Mandamento».
«Apprendo con stupore ed amarezza quanto dichiarato dal consigliere Giurissa sulla vicenda del Cisi – ribatte l’assessore ai servizi socio assistenziali, Stefano Vita - non è assolutamente vero che non vi sarà una discussione sulla transizione delle funzioni del Cisi ad Asugi. Semplicemente non è prevista nel prossimo Consiglio, ma in quello di settembre. Lo scioglimento del Consorzio può essere fatto solo con delibera del Consiglio quindi sarà obbligatoriamente portato in Aula dove ci sarà modo di discutere ed approfondire tale argomento».
«Sto seguendo attentamente tale passaggio mantenendomi costantemente in contatto con la direzione socio sanitaria di Asugi – aggiunge Vita - nel collegio di direzione Asugi di giugno è stata ampiamente illustrata e discussa la transizione delle funzioni del Cisi e, facendone parte, ho potuto verificare i grandi passi che si stanno facendo per arrivare alla data del 31 dicembre pronti ad assumere pienamente ed efficacemente tali funzioni in modo che non ci sia alcun rischio di riduzione o interruzione del servizio».
«Anche per quanto riguarda il personale ho verificato che non vi siano rischi che qualcuno possa perdere il lavoro – garantisce l’assessore - ci saranno i trasferimenti in azienda sanitaria, Comune gestore o in altre municipalità dell’Ambito». «Il Comune di Monfalcone incentiva ed è costantemente presente in tutte le iniziative a favore della disabilità e più in generale delle persone fragili. L’abbiamo dimostrato con i fatti in questi anni di amministrazione» così Vita in chiusura.
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