Area ristoro e sentieri da fare in Parco Basaglia, come cambia l'area a Gorizia

Area ristoro e sentieri da fare in Parco Basaglia, come cambia l'area a Gorizia

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Area ristoro e sentieri da fare in Parco Basaglia, come cambia l'area a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 11 Mar 2024
Copertina per Area ristoro e sentieri da fare in Parco Basaglia, come cambia l'area a Gorizia

La visita questa mattina nel parco che sarà presto oggetto di lavori, entro l'estate una nuova area ristoro che potrà ospitare anche eventi culturali.

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L’anno che segna il centesimo anniversario della nascita di Franco Basaglia vedrà presto avviare un importante cantiere, proprio in uno dei luoghi più cari allo psichiatra veneziano. Nel parco che porta il suo nome, in via Vittorio Veneto a Gorizia, è attesa la gara per intervenire sul verde, in particolare nella zona dietro la palazzina centrale dell’ex ospedale psichiatrico. «Ci sarà il ripristino della parte storica - ha spiegato la direttrice dell’Erpac, Anna Del Bianco - da realizzare entro quest’anno».

Questa mattina, gli assessori regionali alla cultura, Mario Anzil, e alla sanità, Riccardo Riccardi, hanno visitato l’area insieme al sindaco Rodolfo Ziberna e i delegati alla cultura e welfare, Fabrizio Oreti e Silvana Romano. Presente anche una delegazione della V commissione, composta dal presidente Diego Bernardis e dalla dem Laura Fasiolo. Una tappa per osservare i punti dove bisognerà mettere mano, con l’obiettivo più esteso di riuscire a creare una sorta di museo del parco e, di conseguenza, della rivoluzione basagliana.

A guidare il gruppo, insieme ai vertici dell’Ente regionale per il patrimonio culturale, anche la ‘memoria storia’ di Franco Perazza, ex direttore del Centro di Salute mentale. Tra le zone previste dal piano, anche la sistemazione della fascia laterale che coincide con il confine italo-sloveno, sulla quale dovrà passare una nuova pista ciclabile che passerà per la futura area ristoro. Questa, posta nell’ex magazzino operai, è attualmente in fase di realizzazione e potrà essere a disposizione per l’inizio di questa estate. Il cantiere ammonta a circa 400mila euro.

«In questo parco - ha rimarcato Del Bianco - coabitano diverse funzioni. Ci saranno due padiglioni destinati alla valorizzazione in chiave culturale, con un investimento importante per istituire un centro dedicato alla storia del parco». A definire i diversi passaggi è un masterplan approvato dall’ente insieme all’Asugi, con quest’ultima che ha concesso gratuitamente proprio gli spazi dell’ex rimessa - già centro sociale gestito dai pazienti durante la direzione di Perazza - per creare un luogo di aggregazione anche per eventi culturali.

«Ci saranno anche dei punti informativi fissi - ha aggiunto la progettista, l’architetto Federica Rovello -. Abbiamo fatto un ridisegno sulle essenze arboree, metteremo una nuova illuminazione e sistema di irrigazione. Ci sarà uno spazio dedicato ai giochi per bambini speciali, questo dovrà essere un parco della mente». Il riferimento è ai piccoli pazienti della Neuropsichiatria infantile, presenti anch’essi in quest’area. Il primo lotto di interventi, quindi, riguarderà solo il verde del parco e sarà completato all'incirca entro otto mesi.

Se non si riuscirà a chiudere il tutto entro la fine del 2024, la scadenza rimarrà comunque l’inizio del 2025. Verrà ripristinata la parte storica del giardino, retrostante la palazzina centrale, riproponendo laddove possibile l'articolazione originaria del parco, e sarà individuata una serie di percorsi che consentano una visita con spazi dedicati a diverse finalità. Plauso al progetto è arrivato da entrambi gli esponenti della giunta regionale, con Anzil che ha rilevato come «il parco potrà raccontare una parte della storia di questa città».

«Riconosciamo universalmente a Basaglia una grande capacità di innovazione - così Riccardi -. Diceva: curo le persone, non la malattia. Se avessimo seguito questo suo consiglio probabilmente nel corso di questi anni avremmo fatto in anticipo molte scelte giuste. Il nostro compito è sostenere il Comune nell’immaginare un museo a cielo aperto, perché qui è nata l’esperienza di Basaglia e non altrove». «Basaglia non è una figura da lasciare in un museo - ha commentato Perazza - Gorizia deve diventare luogo di formazione e ricerca».

Sul fronte dei lavori, non sono passati inosservati i tagli di alberi delle scorse settimane. A chiedere delucidazioni è l'associazione Galleria Nuova, che tramite la sua presidente Giulia Giorgi ha inviato alcune richieste a Soprintendenza, Comune e Stazione forestale di Gorizia. Queste chiedono se il parco Basaglia è tutelato come parco storico e se gli alberi monumentali sono stati censiti, se esiste oggi un progetto di riqualificazione del suddetto Parco e se tale piano comporta l’abbattimento di altri alberi, e se l’abbattimento dei due alberi avvenuto in data 19 efbbario 2024 è stato autorizzato dalle autorità competenti.

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