la cerimonia
L'Ara Pacis accoglie gli Alpini, Medea ricorda la storia e celebra i giovani
Acceso il braciere all'interno del monumento. Domenica la consegna delle costituzioni.
Una piccola cerimonia raccolta, mentre il clou sarà domenica. Questa mattina, l’Ara Pacis Mundi di Medea ha celebrato il 4 novembre accogliendo la Fiaccola alpina della solidarietà, giunta alla sua 65esima edizione e partita a inizio novembre dal tempio di Timau. Sul colle, una delegazione di penne nere - a bordo di una jeep d’epoca - è così salita guidata dal presidente della sezione Ana di Gorizia, Paolo Verdoliva, in una delle tappe più significative della giornata prima di raggiungere il Sacrario militare di Redipuglia.
Presente all’appuntamento, svoltosi alle 9.30, c’era il sindaco Igor Godeas e l’assessore alle politiche giovanili, Helena Colloca, insieme a una rappresentanza degli alpini locali. Dopo aver acceso il braciere all’interno del monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre, che quest’anno compie 70 anni ed è stato da poco oggetto di un lungo restauro, a cui manca l’ultimazione della pavimentazione interna, la spedizione è quindi ripartita verso le altre mete del territorio. Il tutto si è quindi spostato ai piedi dell’altura, presso il cippo di via Roma.
Qui, sono stati letti una preghiera di Papa Francesco, pronunciata in occasione della sua visita in regione nel 2014, e il messaggio del presidente nazionale degli Alpini, Sebastiano Favero, che ha ricordato i 150 del corpo. Il resto delle celebrazioni si terranno questa domenica, sempre sul colle, con la consegna della costituzione ai neo-diciottenni: “È un appuntamento che non potevamo non organizzare - così il sindaco - dopo averlo rinviato il 25 aprile a causa della pandemia. Lo abbiamo inserito in questo evento istituzionale per dargli la giusta importanza”.
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