Ara degli Arditi colpita dai vandali a Capriva, Anpi condanna

L'associazione si dissocia dal gesto, lunedì un incontro sul tema.

L'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) prende le distanze dall'atto vandalico di questa notta a Capriva. In una nota, la sezione provinciale di Gorizia condanna i "deprecabili atti vandalici perpetrati a Manzano e a Capriva del Friuli sui cippi che ricordano gli Arditi della Prima guerra mondiale".

Complice il buio, qualcuno ha infatti imbrattato l'Ara degli Arditi posta lungo la strada regionale 56, dove domenica si terrò parte della cerimonia per i cento anni delle Federazione nazionale arditi d'Italia e dei 105 anni dalla nascita del corpo militare. "Le forme della critica e del confronto sempre praticate dall'Anpi - rimarca -, basate sul dialogo democratico, sono ben differenti dai gesti violenti".

"Questi ultimi non appartengono alla cultura pluridecennale dell'Associazione che pertanto lì condanna: chi usa atti vandalici non ha a cuore il confronto di idee. L'Anpi sollecita le autorità preposte ad indagare sulla vera natura di tali gesti, che potrebbero anche avere un'origine differente dall'apparenza e fini strumentali". Il sodalizio, inoltre, ricorda che il primo agosto, a Capriva, illustrerà le proprie riflessioni sul tema.

Elementi "che sono dalla parte della storia e della Carta costituzionale di questo Paese". Sul caso sta indagando anche la Digos. Si tratta probabilmente di un gruppo organizzato, poiché oltre a Capriva è stata colpita anche la caserma della Sdricca, a Manzano, dove nel 1917 nacque il corpo dei reparti d'assalto. Qui è stata danneggiata una targa commemorativa. Dalla Fnai, invece, non arriva nessun commento.

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