Aquileia sveglia all'alba per la musica del solstizio, Martines: chiarezza su costi Muti

Aquileia sveglia all'alba per la musica del solstizio, Martines: chiarezza su costi Muti

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Aquileia sveglia all'alba per la musica del solstizio, Martines: chiarezza su costi Muti

Di Redazione • Pubblicato il 19 Giu 2024
Copertina per Aquileia sveglia all'alba per la musica del solstizio, Martines: chiarezza su costi Muti

L'appuntamento è per venerdì 21 giugno alle 5, nell’area archeologica dell’antico porto fluviale. Il dem Martines interroga sul concerto di Muti.

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In occasione del solstizio d’estate e della Festa della Musica, la Fondazione Aquileia organizza in collaborazione con Mittelfest un suggestivo concerto all’alba. L'appuntamento è per venerdì 21 giugno alle 5, nell’area archeologica dell’antico porto fluviale di Aquileia, ma l'accesso sarà consentito solo da via Gemina. L’ingresso è libero senza prenotazione. L'evento è organizzato anche grazie alla collaborazione del Comune di Aquileia, Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio regionale e Associazione Imprenditori di Aquileia.

Protagoniste del concerto sono Anaïs Drago - violinista e performer italiana che si muove tra le sonorità dell’improvvisazione libera, della musica elettroacustica, classica e jazz, collaborando con alcuni tra i più grandi nomi italiani e internazionali (Enrico Rava, Louis Sclavis) - e Luciana Elizondo, originaria di Rosario. Argentina, collabora con diversi ensemble di musica antica, con cui svolge un’ intensa attività concertistica anche in qualità di solista in prestigiose sale, teatri e festival di tutta Europa, Asia e America Latina.

Il progetto musicale "Invenzioni a due voci” nasce dall’incontro di Luciana ed Anaïs ed esprime la loro sensibilità artistica in una pluralità di voci: nasce così un percorso musicale che, a partire dalle omonime composizioni di J. S. Bach, approda a mondi contemporanei, sia colti, sia popolari. I due strumenti (uno antico, uno moderno) dialogano in un costante canto a due, in cui ogni voce si muove autonomamente ma assume una luce nuova ed un senso compiuto solo sovrapposta all’altra. Le voci dei due strumenti si sommano all’utilizzo delle voci, in un repertorio che include alcuni canti della tradizione sudamericana.

Oltre che brani originali di Anaïs Drago, composizioni di autori a noi contemporanei appositamente scritti per questa formazione, trascrizioni ed arrangiamenti provenienti dal repertorio jazzistico e dalle avanguardie del Novecento.

A chiedere spiegazioni su un altro concerto, sempre ad Aquileia, è invece il consigliere regionale Pd Francesco Martines: «Il messaggio culturale del concerto per la Pace di Aquileia e il valore di Muti sono indiscussi, così come il sito scelto. Quello che invece va chiarito è chi pagherà il costo complessivo di 325mila euro in quanto a ora sono stati coperti solo 150mila euro già erogati da Promoturismo Fvg alla Fondazione». La posizione arriva a margine della risposta odierna all'interrogazione sui costi e organizzazione del Concerto per la pace di Aquileia, dello scorso 14 giugno.

«In altre occasioni - continua Martines - come nel luglio 2014 (in occasione del centenario della Prima guerra mondiale), quando il maestro Muti diresse al Sacrario di Redipuglia il Requiem di Verdi, alla presenza dell'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, assieme ai Capi di Stato di Croazia e Slovenia, il concerto fu sostenuto con il prezzo del biglietto pagato da circa 5mila persone, salvo gli invitati istituzionali».

«In questo caso, ammesso il valore educativo per aver invitato 180 ragazze e ragazzi sotto i 35 anni, quello che stupisce è il fatto che molto probabilmente tutti i costi saranno a carico delle casse pubbliche e l'aver distinto tra gli spettatori, chi ha avuto il vantaggio di vivere l'emozione del concerto all'interno della Basilica di Aquileia e chi (circa 2mila persone), chiaramente meno privilegiato, si è dovuto accontentare di un mega schermo posto all'esterno. La percezione - conclude l'esponente delle Opposizione - del cittadino comune che legge i giornali non può che essere negativa».

Foto N. Oleotto

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