TRASPORTO PUBBLICO
Apt firma il contratto per la realizzazione dell’impianto di idrogeno a Monfalcone
Sarà pronto entro 250 giorni. I nuovi bus serviranno Monfalcone, Ronchi e Staranzano. Obiettivo emissioni zero entro il 2030.
«Saremo tra i primi, in Italia, a disporre di una filiera di mezzi totalmente autonoma, per quanto riguarda il rifornimento di carburante». Lo ha affermato con toni trionfalistici ieri pomeriggio - martedì 9 ottobre - nella sede di Gorizia, la presidente di Apt Caterina Belletti. L’occasione è stata la conferenza stampa convocata per annunciare la sottoscrizione del contratto d’appalto per la realizzazione, a Monfalcone, dell’impianto di produzione e distribuzione di idrogeno rinnovabile.
Impianto che sarà destinato principalmente ad alimentare in modo ecosostenibile i nuovi otto autobus previsti per il servizio urbano di Monfalcone, Staranzano e Ronchi dei Legionari. L’atto è stato siglato con il raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) composto dalla lombarda Sol Spa, Cedem Scarl – per la progettazione e realizzazione della stazione di rifornimento – ed Enapter, per la fornitura e posa in opera dell’elettrolizzatore, per un importo complessivo superiore ai 10 milioni di euro. Aziende ieri rappresentate da Daniele Forni, Michele Visentin (Sol Spa) e Marco Malagoli (Cedem Scarl).
A spiegarne i dettagli è stato il direttore generale dell’azienda di trasporti Luca Di Benedetto: «Il progetto rientra nel finanziamento regionale previsto dal Programma operativo di rinnovo evolutivo del parco mezzi (Prepm), con una quota specifica di co-finanziamento della stazione di rifornimento dell’Unione Europea, attraverso il Pnrr, grazie a un nostro progetto sottoposto alla valutazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti».
In tutto, quindi, ammontano a 20 milioni di euro i finanziamenti ottenuti dall’azienda e investiti nel proprio avanguardistico percorso di transizione energetica. Da cronoprogramma, le opere oggetto del contratto verranno realizzate nell’area della nuova sede operativa di Apt, a Monfalcone, in 250 giorni, a cominciare da oggi. In via Consiglio d’Europa, quindi, sorgeranno anche il parco fotovoltaico destinato ad alimentare in maniera sostenibile non solo l’impianto di produzione dell’idrogeno, ma anche la nuova officina, il deposito per i mezzi urbani, extraurbani e la palazzina degli uffici.
Perché si è deciso di investire sull’idrogeno, tra le varie fonti di energia sostenibile? Per il direttore generale i vantaggi sono molteplici: «Da una parte, in combinazione con il nostro nuovo impianto fotovoltaico, ci garantirebbe una totale autonomia energetica; dall’altro ha il vantaggio di essere impiegato come un carburante tradizionale. Il rifornimento, infatti, verrà effettuato con la classica pompa, senza sottostare ai lunghi tempi di ricarica tipici di un veicolo a trazione elettrica».
«È un progetto di lungimiranza complessivo. Non l’abbiamo fatto perché “ce lo chiede l’Europa”, ma perché crediamo nelle opportunità di sviluppo che ne possono derivare», ha rivendicato con orgoglio Belletti. Lo dimostra anche il fatto che Gorizia era stata la prima città in regione a dotarsi – tra il 2011 e il 2012 – di mezzi pubblici a trazione elettrica. «Siamo convinti che i fondi messi a disposizione possano portare a tutta una serie di ulteriori investimenti a beneficio dell’ambiente, dell’azienda e della comunità», ha aggiunto Di Benedetto.
Non solo. Nel corso del seminario sul trasporto pubblico in corso tra oggi - mercoledì 9 ottobre - e domani a Capriva del Friuli, sarà firmato e presentato il protocollo d’intesa tra il Gestore dei servizi energetici (Gse) e l’Associazione delle aziende di trasporto pubblico locale (Asstra) volto a supportare le aziende associate nella sfida legata agli elevati costi della transizione energetica. Tra i progetti sperimentali che il protocollo mira a sviluppare vi è proprio quello già pianificato tra Gse e Apt.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.