Aprire Partita Iva da elettricista o idraulico: cosa devi sapere

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Aprire Partita Iva da elettricista o idraulico: cosa devi sapere

Di Redazione • Pubblicato il 21 Ago 2023
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L’apertura della partita IVA è essenziale per poter svolgere in maniera autonoma la professione di elettricista o idraulico, dal momento che permette di farsi trovare in regola sia a livello imprenditoriale che fiscale.

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L’apertura della partita IVA è essenziale per poter svolgere in maniera autonoma la professione di elettricista o idraulico, dal momento che permette di farsi trovare in regola sia a livello imprenditoriale che fiscale.

Entrambe le professioni risultano particolarmente richieste per via dell’attenzione dedicata all’ambiente e all’impiego in edilizia di soluzioni all’insegna del risparmio energetico.

Idraulico ed elettricista rientrano nella categoria dei cosiddetti lavori artigianali: la denominazione precisa è infatti artigiano elettricista e artigiano idraulico.

I requisiti per aprire partita IVA sono sia di ordine generico (maggiore età, residenza sul territorio italiano, capacità di intendere di volere), sia specifici, ovvero abilitanti rispetto alla specifica mansione.

L’apertura della partita IVA non va mai presa alla leggera, dal momento che può risultare più o meno articolata nonché complessa: meglio perciò rivolgersi a un commercialista o a un contabile di fiducia.

Aprire partita IVA come elettricista/idraulico: i requisiti indispensabili


Come abbiamo accennato, sia quella dell’idraulico che dell’elettricista sono attività artigianali. L’apertura della partita IVA permette di avviare una ditta individuale. Non è richiesta per i lavoratori dipendenti né per quelli occasionali.

È possibile realizzarla online compilando il modulo AA9/12 oppure avvalendosi della piattaforma ComUnica, all’interno della quale vanno indicati:

- Domanda di presentazione della partita IVA.
- Definizione del Codice ATECO di riferimento.
- Registrazione presso la Camera di Commercio.
- SCIA.
- Scelta del regime fiscale.

La procedura tramite piattaforma ComUnica consente di effettuare tutti i passaggi in un’unica volta (e non uno alla volta). È perciò attualmente la più valida nonché quella maggiormente adoperata dai commercialisti.

Il codice ATECO nel caso di un elettricista o di un idraulico


Uno degli aspetti più importanti da definire nel momento in cui un elettricista o un idraulico aprono partita IVA è il cosiddetto codice ATECO. Di cosa si tratta? L’Agenzia delle Entrate lo definisce in questo modo:

“Una combinazione alfa numerica, che identifica un'attività economica. Lettere e numeri hanno un valore diverso. Le lettere individuano il macro settore economico di appartenenza di quella specifica attività. I numeri invece rappresentano categorie e sotto categorie dei settori”.

Per dirla in parole semplici, il codice ATECO permette di stabilire la tipologia di attività che un’azienda o un professionista può svolgere.

Sia gli idraulici che gli elettricisti rientrano nella “classe F”, ovvero quella dedicata alle costruzioni e identificata dal numero 43. A essa segue la divisione 22 nel caso degli idraulici e la divisione 21 nel caso degli elettricisti.

Questa è la base fissa del codice ATECO per queste due categorie professionali, a cui possono seguire ulteriori specializzazioni che fanno riferimento a specifici codici. Ogni partita IVA può infatti contemplare al suo interno più sigle.

I costi legati all’apertura della partita IVA per idraulici ed elettricisti


Quali sono i costi che devono sostenere idraulici ed elettricisti per aprire una partita IVA? Essi sono legati non tanto alla richiesta da inviare all’Agenzia delle Entrate quanto all’iscrizione a enti terzi. Vediamoli nel dettaglio:

- Iscrizione alla Camera di Commercio.
- Iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS.
- Costi per le prestazioni di un commercialista inerenti l’invio della Comunicazione Unica e la relativa consulenza.

Ricordiamo che attraverso la ComUnica il professionista ha modo di interfacciarsi in una volta soltanto con l’Agenzia delle Entrate, il Registro delle Imprese, INPS e INAIL. Per la convalida dell’invio è essenziale dotarsi del sistema della firma digitale, il quale presenta un costo di attivazione.

La scelta del regime fiscale


Insieme al codice ATECO, l’altra questione che occorre definire con attenzione quando si apre una partita IVA è il regime fiscale. Parliamo della totalità delle regole contabili e fiscali che vanno rispettate per essere in regola.

La scelta del regime fiscale è da predisporre in relazione a tre fattori: caratteristiche dell’attività, caratteristiche della persona, forma giuridica.

I regimi fiscali attualmente opzionabili per idraulici ed elettricisti sono tre, non diversamente da quanto accade per le altre professioni e attività. La preferenza per l’uno o per l’altro va indicata al momento di apertura della partita IVA. Vediamoli insieme:

- Regime forfettario. Può essere aperto con ricavi fino ai 65 mila euro. È il regime più conveniente a livello fiscale, a fronte di una tassazione più bassa nonché di una gestione della contabilità ridotta ai minimi termini rispetto agli adempimenti burocratici.

- Regime ordinario con contabilità semplificata. Viene scelto quando non è possibile accedere per varie ragioni, non solo di natura economica, al regime forfettario. Il reddito è conteggiato sottraendo i costi dai ricavi. L’IRPEF viene stabilita dagli scaglioni previsti dalla legge. Diversamente dal precedente, il lavoratore risulta soggetto all’IVA.

- Regime ordinario con contabilità ordinaria. La contabilità ordinaria è più articolata e complessa di quella semplificata, a fronte di un medesimo sistema di quantificazione dei costi come dei ricavi. È obbligatoria per le società di capitali e per ditte individuali e società di persone che superano la soglia dei 500 mila euro per la prestazione dei servizi, che diventano 700 mila per le altre tipologie di imprese.

Conclusione


L’apertura di una partita IVA richiede particolare attenzione, dal momento che influisce sugli sviluppi successivi dell’impresa. Qualcosa da non prendere alla leggera anche nel caso di idraulici ed elettricisti.


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