questa mattina
Apre il nuovo super Famila a Gorizia, subito folla per la prima spesa
Oggi il taglio del nastro, lavoro per 34 persone: «Nuove assunzioni saranno decise dai clienti».
Prima ancora che aprissero le porte, oltre un centinaio di persone era già in fila. È partita questa mattina l’attività del nuovo Famila di Gorizia, sorto laddove fino a qualche mese fa c’era l’ex Manifattura Tabacchi abbandonata da anni, che ha riqualificato una vasta area di Straccis. In tutto, il nuovo supermercato occupa 1.500 metri quadri e darà occupazione a 34 addetti, di cui una dozzina riassorbiti dal negozio Komauli, che per 98 anni ha rappresentato un punto di riferimento non solo nel quartiere.
Questo ha chiuso i battenti alla fine della scorsa settimana, in un “passaggio di testimone” che ha visto lo stesso titolare dell’ormai ex emporio presente oggi al taglio del nastro. “Speriamo di portare qualcosa di nuovo - l’auspicio di Marcello Cestaro, presidente del Gruppo Unicomm presente l’inaugurazione -, oggi c’è bisogno di creare nicchie specializzate. Siamo una realtà che conta 7.700 dipendenti, abbiamo volontà e passione. Il nostro grande impegno è stato assumere persone, dando spazio ai giovani”.
Punto sottolineato anche dal sindaco Rodolfo Ziberna: “Questo è un battesimo importante, in un momento dove vediamo ‘mostri sacri’ della finanza che stanno licenziando migliaia di persone”, riferendosi al terremoto che ha sconvolto dall’interno i colossi digitali Meta e Twitter. Oltre all’aspetto lavorativo, il primo cittadino ha rimarcato anche come questa è stata “la riqualificazione di un’area fatta in fretta e con il cuore. Ora è importante che i punti vendita abbiano clienti”. Aspetto che almeno questa mattina non è certamente mancato.
In tantissimi, infatti, hanno atteso con gli ombrelli in mano, sotto la pioggia, di poter fare il primo ingresso. Ma perché investire proprio qui, contando che Famila ha già un suo negozio in via Terza Armata? “Abbiamo visto dalla nostre indagini di mercato che c’era la possibilità di avere una seconda struttura - ha spiegato Giancarlo Paola, direttore commerciale di Unicomm - e negli ultimi anni abbiamo rivisto il format, adattandolo alle nuove esigenze di consumo. Pensavamo di portare a Gorizia questa nuova veste, che sta avendo successo in tante altre aree”.
Un restyling è atteso quindi anche nel “Famila 1”, dando così “ai clienti un’offerta più o meno uguale. I negozi aperti qualche anno avevano meno esigenza di frigoriferi, oggi abbiamo bisogno di allungare i prodotti freschi e rivedere gli impianti”. Interventi che puntano anche a ridurre i consumi, con il caro energia che “lo sentiamo da settembre dello scorso anno. L’incidenza delle spese energetiche è di tre volte rispetto a prima, attorno al 4% dei costi. A novembre dovremmo avere un piccolo calo ma per le aziende della distribuzione è un grosso problema”
Dal punto di vista anche della concorrenza slovena, le previsioni sono positive: “Abbiamo già una clientela da fuori confine, anche nell’altro punto vendita, e i prodotti italiani sono graditi nei Paesi confinanti e non solo. Abbiamo un know how non solo veneto ma offriamo prodotti figli della nostra storia”, contando store fino all’Umbria e a Roma. Dal punto di vista delle assunzioni, invece, “il numero di dipendenti è deciso dai clienti. Se il negozio cresce, faremo crescere anche il personale”. Non mancano i problemi, però, sul fronte prezzi.
“Per un periodo abbiamo cercato di fare da cuscinetto con le industrie - ancora Paola - ma poi abbiamo dovuto cedere sugli aumenti. Questo è un anno molto difficile, abbiamo comunque aumentato i prezzi meno degli altri, ce lo dicono i dati statistici, e in alcuni settori c’è carenza di prodotti. I fornitori ci chiedono di non fare offerte perché non possono garantire i prodotti, come nel settore del latte e dei formaggi”. In ogni caso, “punteremo sui prodotti locali” e sul fronte sostenibilità l’azienda punta al recupero di merce invenduta per destinarlo alle associazioni.
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