4 novembre
L'appello per la pace dal Sacrario di Redipuglia, «Occidente in difficoltà»
Tappa veloce del presidente della Camera e ministro Casellati al Sacrario, l'appello dell'esponente del governo: «La pace prevalga sulla guerra».
La Festa dell’Unità nazionale e delle forze armate è stata celebrata questa mattina al Sacrario militare di Redipuglia. La cerimonia ha visto la presenza del presidente della Camera Lorenzo Fontana, giunto in Friuli Venezia Giulia in rappresentanza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad accoglierlo alla base del monumento, c’è stata la resa degli onori. Fontana ha percorso la Via Eroica accompagnato dal ministro per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervenuta in rappresentanza del governo, e dal generale di corpo d'armata Maurizio Riccò, delegato dal Capo di stato maggiore dell'Esercito.
Quest'ultimo era la massima autorità militare presente alla cerimonia. Il vertice della Camera ha poi deposto una corona in onore del Milite Ignoto. Dopo la Preghiera per la patria guidata dal cappellano militare don Sigismondo Schiavone, la motivazione del conferimento della Medaglia d'oro al valor militare al Milite Ignoto è stata letta, come da tradizione, da Paola Del Din, portatrice di quella stessa Medaglia che onora anche il fratello Renato caduto a Tolmezzo nel 1944.
“Questa giornata racchiude e simboleggia tutti quei valori identitari grazie ai quali l'Italia s’è fatta nazione – sono le parole del ministro Casellati - le aspirazioni risorgimentali alla libertà e all'unità del Paese, le battaglie sostenute per affermare e difendere quegli ideali, i sacrifici affrontati dal nostro popolo durante la Grande Guerra. E oggi, come allora, è giusto e doveroso ricordare il ruolo e l'importanza che hanno rivestito e continuano a rivestire nel nostro Paese le forze armate”. Il discorso dell’esponente dell’esecutivo ha poi toccato i temi del diritto alla cooperazione tra i popoli, al fondamentale ruolo della diplomazia e la difesa dei diritti umani.
Non sono mancati i riferimenti rivolti ai nuovi ed angosciosi conflitti che si stanno verificando nello scenario internazionale. “Oggi, in una fase storica contrassegnata da profonda instabilità e nuovi angosciosi conflitti – ancora il ministro - è ancor più necessario, nel Giorno dell'Unità nazionale e delle forze armate, ricordare i lutti e gli orrori causati dalle guerre che in passato hanno lacerato l'Italia. E rivolgere un pensiero commosso a tutte le vittime di quelle barbarie, militari, donne, uomini o bambini inermi”.
E ancora Casellati: “Alla guerra che, da quasi due anni, dopo l'invasione russa in Ucraina, è tornata a insanguinare il suolo dell'Europa, oggi, ad aggravare una situazione internazionale già precaria, si è aggiunta la tragica ripresa degli scontri armati scatenati dal raid terroristico di Hamas contro Israele del 7 ottobre scorso”. “La recrudescenza delle tensioni in Medio Oriente e le potenziali minacce per la pace sullo scacchiere globale stanno mettendo in ulteriore difficoltà l'Occidente, già duramente provato, anche sul piano economico e finanziario, dal lungo conflitto russo-ucraino”. Infine, ha rivolto un appello alla stabilità “che ogni giorno richiede cura e perseveranza” con l’augurio che “la pace prevalga sulla guerra”.
Alla cerimonia, erano presenti il sindaco di Fogliano Redipuglia Cristiana Pisano, il prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi, il direttore del sito tenente colonnello Massimiliano Fioretti, i consiglieri regionali Antonio Calligaris della Lega e Diego Moretti del Pd. Presenti anche le senatrici Francesca Tubetti di FdI e Tatjana Rojc del Pd. A rappresentare l’arcidiocesi di Gorizia era presente monsignor Ignazio Sudoso, parroco arciprete di San Lorenzo a Ronchi dei Legionari. “Il valore di questa giornata è altissimo per il nostro Comune – sono le parole del sindaco Cristiana Pisano – siamo orgogliosi di ricevere le massime autorità dello Stato, le autorità militari e le associazioni combattentistiche".
"La partecipazione è buona e la presenza della professoressa Dal Din è sempre una grande testimonianza”. Al termine della cerimonia il presidente Fontana e il ministro Casellati non hanno rilasciato alcuna dichiarazione alla stampa. "La testimonianza della Medaglia d'oro Paola Del Din - ha commentato il vicepresidente della Regione, Mario Anzil - credo sia da stimolo per ricordare quanto importante sia questo valore affinché gli errori del passato non si ripetano in futuro. Lo stesso intervento che abbiamo ascoltato dalla ministra Casellati ha sottolineato proprio questo aspetto, quantomai attuale in un contesto internazionale in cui trova sempre più spazio la recrudescenza delle guerre".
"Nei momenti più drammatici e nelle scelte più difficili - sono le parole della senatrice Rojc -, dobbiamo mantenerci saldi al riferimento dei valori che ci guidano, come quando si deve difendere uno Stato democratico e un ordine civile da invasioni o barbare aggressioni. Essere solidali, consapevoli, equilibrati, umani: è la nostra difficile missione".
Foto di Fabio Bergamasco
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