Appalti Familia dentro Nidec e Fincantieri, la Uil annuncia lo sciopero a Monfalcone

Appalti Familia dentro Nidec e Fincantieri, la Uil annuncia lo sciopero a Monfalcone

IL 28 GIUGNO

Appalti Familia dentro Nidec e Fincantieri, la Uil annuncia lo sciopero a Monfalcone

Di REDAZIONE • Pubblicato il 25 Giu 2024
Copertina per Appalti Familia dentro Nidec e Fincantieri, la Uil annuncia lo sciopero a Monfalcone

Il sindacato richiede di sanare la situazione contrattuale e organizzativa negli appalti Nidec e Fincantieri: «L'azienda non ha fatto altro che procrastinare la trattativa».

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La UILTuCS proclama una giornata di sciopero per venerdì 28 giugno, coinvolgendo lavoratrici e lavoratori degli appalti di Familia Srl dentro Nidec e Fincantieri di Monfalcone. Non sarà garantita alcuna prestazione lavorativa. Ad annunciarlo sono la segretaria organizzativa UILTuCS del Friuli Venezia Giulia, Marisa Furlan, e il responsabile regionale vertenze Giandomenico Altieri, dopo il fallimento del terzo confronto con l'impresa in 60 giorni. «Dopo la proclamazione dello stato di agitazione a metà aprile - spiegano i sindacalisti - l’azienda non ha fatto altro che procrastinare la trattativa, dando un chiaro segnale di non voler addivenire ad una soluzione concreta rispetto alle rivendicazioni inerenti alla "cancellazione CCNL Safi"».

«Al primo incontro convocato dalla stessa azienda - ricostruiscono Furlan e Altieri - UILTuCS ha potuto solamente prendere atto delle molteplici idee per una modalità di trattativa che di volta in volta mutavano e smentivano quella precedente con il chiaro fine di perdere tempo. Dopo la richiesta aziendale di un tavolo tecnico da aprirsi al prossimo incontro e da concludersi in 15 giorni, al successivo incontro l’azienda non presentando alcuna proposta concreta chiedeva solamente ulteriore tempo per valutare economicamente l’impatto di una nuova soluzione». «Al terzo incontro - rimarcano i sindacalisti - sempre senza fornire alcun dato, l’azienda ci comunicava di non avere ancora una proposta o piattaforma di trattativa».

La sigla, pur disponibile a condurre qualsiasi tipo e modalità di trattativa finalizzata al miglioramento delle condizioni dei lavoratori, giudica quindi assolutamente insufficiente il percorso condotto sino ad oggi, e ritiene che la misura sia ormai colma e non si possano più tollerare relazioni sindacali che per l’azienda hanno l’unico obiettivo di spostare in avanti la trattativa senza presentare nemmeno una bozza di proposta. «Se dopo lo sciopero di venerdì prossimo Familia Srl non risponderà alla rinnovata richiesta di sanamento della situazione contrattuale e organizzativa negli appalti Nidec e Fincantieri - concludono Furlan e Altieri - UILTuCS perseguirà ogni strumento normativo disponibile, compreso un nuovo e ulteriore sciopero».

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