Apicoltura slovena nella lista Unesco, cresce la Via delle api a Gorizia

Apicoltura slovena nella lista Unesco, cresce la Via delle api a Gorizia

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Apicoltura slovena nella lista Unesco, cresce la Via delle api a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 01 Dic 2022
Copertina per Apicoltura slovena nella lista Unesco, cresce la Via delle api a Gorizia

In realizzazione la seconda parte del percorso, successo di Lubiana alla conferenza in Marocco.

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Prende forma il progetto della Via delle api a Gorizia, promosso della consigliera comunale Nicol Turri (Forza Italia) e che punta a portare anche qui un percorso già sviluppato in Europa. In questi giorni, il Servizio Interventi manutentivi ha affidato la sistemazione delle aiuole stradali dedicate all’azienda vincitrice della gara, la Vivavi Garden di Cordovado, per una spesa di poco meno di 20mila euro. Si tratta del secondo tratto del percorso, tra via Fatebenefratelli e via Leopardi, con veri e propri corridoi.

Questi serviranno al “collegamento tra le aree verdi più estese della città e la campagna”, come si legge nella determina degli uffici. In questo modo, si cercherà di facilitare gli spostamenti di questi animaletti. “Il principale scopo del progetto è quello di cercare di evitare, quanto più possibile, la moria delle api favorendone l'impollinazione, processo fondamentale per l'esistenza stessa dell’uomo” riporta ancora il documento, realizzando aiuole con molteplici specie arbustive ed erbacee di notevole impatto visivo e olfattivo.

Inoltre, le piante che verranno utilizzate richiamano anche altri insetti, naturali predatori degli afidi, piante parassitarie che producono la melata, una sostanza zuccherina responsabile della formazione della fumaggine, una patologia che affligge in particolare i tigli, la pianta più presente in città. L’idea è quella di arrivare a un itinerario che superi gli attuali 3,5 chilometri già realizzati a Milano. Nel frattempo, la Slovenia è riuscita a inserire la propria apicoltura nella lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco.

L’annuncio è arrivato durante la diciassettesima sessione del Comitato intergovernativo Unesco per la protezione del Patrimonio culturale immateriale, tenutasi in Marocco. Un riconoscimento che, come ha spiegato la direttrice ad interim dei Beni culturali Špela Spanžel, permetterà di “continuare a creare le condizioni che consentiranno l'apicoltura in tutte le sue dimensioni: da quella agricola, di ricerca ed educativa, sociale, ambientale e, ovviamente, culturale”. È stata particolarmente sottolineata la lunga storia e le espressioni tradizionali.

Circa 11mila persone sono impegnate nell'apicoltura in Slovenia. Gli apicoltori sono organizzati in più di 200 associazioni locali, sei regionali e una nazionale. L'apicoltura è una parte importante della promozione internazionale della piccola repubblica, che comprende anche la Giornata mondiale delle api, che si celebra il 20 maggio. “Alle api e all'apicoltura deve essere prestata un'attenzione particolare in tempi del cambiamento climatico” ha sottolineato la ministra della cultura, Asta Vrečko, in una nota dopo la proclamazione.

Foto di form PxHere

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