Aperto al pubblico di Gorizia lo sharing di 'Machoman'

Aperto al pubblico di Gorizia lo sharing di 'Machoman'

IL PROGETTO

Aperto al pubblico di Gorizia lo sharing di 'Machoman'

Di redazione • Pubblicato il 10 Nov 2024
Copertina per Aperto al pubblico di Gorizia lo sharing di 'Machoman'

Lo spettacolo si inserisce nell'ambito del progetto Artefici, promosso da ArtistiAssociati.

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Si inserisce nell’ambito del progetto Artefici. ResidenzeCreativeFvg, promosso da ArtistiAssociati - Centro di Produzione Teatrale, lo spettacolo “MachoMan”, restituzione artistica frutto delle due settimane di permanenza sul nostro territorio della compagnia guidata da Valentina Spalletta e Riccardo Vicerdi.

Come consuetudine per poter condividere con gli spettatori questo step del processo creativo il pubblico viene coinvolto nello sharing fissato mercoledì 13 novembre, alle 11, nella sala danza del Teatro Verdi di Gorizia (ingresso artisti) e per partecipare sarà necessario scrivere a residenze@artistiassociatigoriza.it.

“MachoMan” vede protagonisti Matteo Ippolito, Marco Rizzo, Riccardo Vicardi, per la regia di Valentina Spaletta Tavella e Riccardo Vicardi con Eliana Rotella nel ruolo di dramaturg. Lo spettacolo si pone delle domande su come si discuta di quanto la cultura patriarcale opprima le ragazze e le donne, senza riflettere sulle conseguenze che può avere rispetto a bambini, adolescenti e uomini adulti.

Questi ultimi subiscono le pressioni della società patriarcale da quando sono molto piccoli: si sentono in dovere di rispondere al richiamo della forza e dell'aggressività rispettando i paletti imposti che, per esempio, vietano di esprimere emozioni e invitano a essere volgari, maneschi e prepotenti.

Il tutto condito da insegnamenti chiave sul fatto che “femmina” è meno: si piange come una femminuccia, si è scarsi a pallone come le femminucce, si è gentili come le femminucce. Qualsiasi attività o atteggiamento vagamente non aggressivo viene trasformato in una pratica di cui il vero maschio si deve vergognare e che deve, quindi, imparare a limitare.

Tra giochi da maschi e il concetto di “uomo di casa”, il piccolo maschio impara che ci sono delle differenze di comportamento obbligatorie tra lui e le sue sorelle o compagne di classe. Più il maschio si schiera contro le femmine, e i compagni che passano il tempo con loro, più verrà accettato come maschio nel gruppo dei maschi “veri”.

In questo quadro nascono atteggiamenti misogini e omofobi che trasformano il bambino sano in un adulto educato alla violenza (anche solo verbale) e alle discriminazioni. 3 attori si sono offerti volontari per partecipare a un test sulla mascolinità rendendosi disponibili a qualsiasi tipo di sollecitazione di natura intellettiva e fisica. Non sanno a quali o a quante domande dovranno rispondere o agire, sanno solo che l'inizio e la fine del test verranno segnalati da un suono prestabilito.  

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