Catalogati gli antichi libri del conte Coronini, quei rari e  storici volumi a Gorizia

Catalogati gli antichi libri del conte Coronini, quei rari e storici volumi a Gorizia

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Catalogati gli antichi libri del conte Coronini, quei rari e storici volumi a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 03 Giu 2024
Copertina per Catalogati gli antichi libri del conte Coronini, quei rari e  storici volumi a Gorizia

Questa realtà, che comprende oltre 21mila volumi, si venne costituendo solo a partire dal secondo dopoguerra. Emerse dallo studio alcune opere preziose.

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Si è concluso in questi giorni il lavoro di catalogazione nel Sistema bibliotecario nazionale (Sbn) di una seconda tranche di 1.740 volumi appartenenti alla Biblioteca storica Coronini Cronberg di Gorizia. L’intervento, realizzato grazie al contributo concesso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito dell’avviso pubblico per studi e ricerche storiche, è stato condotto dalla Cooperativa CAeB di Milano con la preziosa e fondamentale collaborazione dell’Archivio di Stato di Gorizia, presso cui la Biblioteca Coronini è in deposito.

Questa realtà, che comprende oltre 21mila volumi, si venne costituendo solo a partire dal secondo dopoguerra, assorbendo molti degli sforzi e delle risorse economiche del conte Guglielmo Coronini Cronberg, intenzionato a ricostituire la “bella, antica” biblioteca di famiglia andata distrutta durante la seconda guerra mondiale. Sicuramente annoverabile tra le raccolte private più importanti della regione, la Biblioteca Coronini comprende un pregevole fondo antico con manoscritti, incunaboli, cinquecentine ed edizioni del XVII e XVIII secolo, libri di contenuto storico e storico-artistico, raccolte di fonti edite riunite da Guglielmo Coronini per la preparazione della sua opera storica “Gorizia comitale”.

Si contano anche testi scientifici provenienti dalla biblioteca di Carmen Coronini Cronberg (1885-1968), prima donna eletta professore ordinario di medicina all’Università di Vienna, nonché collezioni di stampati e numerosi periodici d’interesse soprattutto locale. Si tratta di opere in varie lingue: ebraico, francese, inglese, italiano, olandese, serbo-croato, sloveno, tedesco, turco, ungherese. Nel 1991, dopo la morte del conte e l’istituzione della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, la biblioteca fu depositata, insieme all’Archivio Storico, presso l’Archivio di Stato di Gorizia, dove fu sottoposta a disinfestazione e a un primo intervento di schedatura preliminare di 2419 schede.

Di queste restava solo una stampata cartacea di 635 pagine consultabile presso l’Archivio di Stato. Si operò anche una catalogazione inventariale short-title della parte restante del fondo, realizzata mediante l’applicativo Access. Non era stato invece effettuato l’inserimento del ricco e pregiato fondo nel Sistema bibliotecario nazionale, quotidianamente consultato da milioni di utenti, precludendo la possibilità di scoprire, tramite la ricerca nel sistema, che nella Biblioteca Coronini sono presenti opere estremamente rare e di grande interesse.

Un primo intervento di catalogazione, concluso nel 2022 e sempre finanziato da un contributo della Regione, ha consentito l’immissione nel sistema di 1898 esemplari compresi nel vecchio inventario cartaceo, tra cui una raccolta di Storia Patria con una poderosa sezione di testi di storia locale tra cui molte edizioni relative alla storia del Friuli, di Gorizia, delle Tre Venezie, della Carniola e della Carinzia. Tra queste, si segnala come una delle opere più interessanti, una rara edizione completa della “Gazzetta Goriziana”, pubblicata dal tipografo Valerio de’ Valerj dal 1774 al 1776, primo giornale settimanale apparso nei territori dell’attuale Friuli Venezia Giulia.

Il secondo intervento, appena terminato, ha riguardato soprattutto l’importante sezione di libri antichi, tra cui dieci incunaboli (ossia le rare edizioni precedenti il 1500), cinquecentine e seicentine. Tra le opere di maggior pregio si segnalano opere illustrate come "L'instruction du roy, en l'exercice de monter a cheval” di Antoine De Pluvinel, un noto manuale di equitazione dedicato al re di Francia Luigi XIII con magnifiche illustrazioni calcografiche di Crispin de Passe, un’edizione bilingue francese/tedesco del 1670 di cui in Italia solo la Biblioteca nazionale di Firenze possiede un altro esemplare.

Il lavoro non ha mancato infine di offrire qualche sorpresa, come l’individuazione di un raro incunabolo non censito finora in alcuna biblioteca italiana, le “Castigationes Plinij Hermolai Barbari” del patrizio veneziano Ermolao Barbaro. La Biblioteca Coronini si conferma dunque un patrimonio ricchissimo e una preziosa risorsa culturale per il territorio regionale. L’auspicio della Fondazione Coronini è che si possa proseguire il lavoro di catalogazione rendendo finalmente accessibile al pubblico l’intera raccolta libraria.

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