nova gorica
Gli antichi incunaboli della Castagnavizza, le visite nella biblioteca del monastero

L’incontro si svolgerà martedì 6 febbraio, alle 17, e sarà l’occasione ideale per scoprire alcuni dei tesori forse meno noti del Goriziano.
Tra i prossimi appuntamenti da non perdere, c’è senz’altro la presentazione del nuovo libro “Incunaboli a Nova Gorica”, nella prestigiosa cornice del convento francescano della Castagnavizza. L’incontro si svolgerà martedì 6 febbraio, alle 17, e sarà l’occasione ideale per scoprire uno dei tesori forse meno noti o più nascosti della prossima Capitale europea della cultura.
L’opera – rilegata in formato bifronte, con due volumi gemelli: uno in lingua italiana, l’altro in lingua slovena – è il catalogo analitico dei 27 incunaboli attualmente conservati a Nova Gorica. Noti anche come quattrocentine, questi documenti sono di grandissimo valore, essendo tra i primi libri stampati in Europa dall’invenzione della tecnica a caratteri mobili da parte di Gutenberg, attorno al 1453, fino alla fine del XV secolo. Di questi, uno è custodito nella biblioteca civica “France Bevk”, cinque sono a Salcano, parte della collezione privata della famiglia Brezigar, mentre i restanti 21 sono conservati nella biblioteca “Stanislav Škrabec” del monastero della Castagnavizza.
Il volume è nato grazie all’iniziativa del già direttore della Biblioteca statale isontina (Bsi) Marco Menato, come lui stesso spiega alla conferenza stampa di questa mattina: «Fin dal primo giorno in cui sono andato in pensione, nel 2021, dopo 25 anni alla direzione della Bsi, avevo intenzione di occuparmi di un’attività da svolgere sempre nel campo librario, la mia passione da sempre, e che fosse collegata anche al tema del confine. Ed è quasi per caso che, navigando su Facebook mi sono imbattuto in un progetto di catalogazione di incunaboli nato in Sicilia e curato dalla casa editrice Viella».
«Poiché esisteva già nel mondo scientifico – continua sempre Menato – una catalogazione puntuale dei 70 incunaboli di Gorizia, a entusiasmare il gruppo di studiosi è stata l’idea di farlo anche per la città gemella d’oltre-confine». Un lavoro inedito, quindi, realizzato grazie al contributo di ben tre altri studiosi, oltre a Menato: il paleografo Marco Palma e le bibliotecarie siciliane Rosalia Claudia Giordano e Anna Scala. Inoltre, la sua realizzazione ha anche permesso non solo di valorizzare questo patrimonio librario, ma anche di tutelarlo sia dai malintenzionati, sia dai disastri naturali. «Ogni libro inserito nel catalogo viene descritto in maniera molto accurata, con il risultato di renderlo invendibile, senza il consenso dell’ente bibliotecario titolare, oppure di restaurarlo in caso danni gravi», spiega l’ex direttore della Bsi.
Il recupero dei volumi
La scelta stessa della copertina del volume ne è un esempio, aggiunge con orgoglio Menato: «Si tratta infatti di una delle copie con il timbro della biblioteca della Castagnavizza che, per varie vicende, era finita al convento di San Bernardino di Trento. Grazie al nostro lavoro di ricerca siamo riusciti a individuarla e a chiederne la restituzione: cosa che è avvenuta senza problemi e per cui ringraziamo il convento».
Ma ci sono ancora diversi incunaboli sparsi in giro per il mondo, in buona parte introvabili. Non è il caso, però, di una quattrocentina attualmente conservata nel Museo nazionale di Cividale del Friuli. «Eppure, ci sono due timbri che inequivocabilmente riconducono quel documento, che peraltro è l’unica copia rimasta al mondo, alla Castagnavizza. Sarebbe opportuno che, magari per il 2025, tornasse a casa», auspica lo studioso goriziano.
Una speranza condivisa anche dal sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, che considera il catalogo bilingue «una vera e propria ciliegina sulla torta, in riferimento alle potenzialità di Go! 2025». Turel, infatti, crede molto nella collaborazione con Gorizia e ritiene questa pubblicazione «una piccola tessera del mosaico di quello che potremmo far vedere non solo ai turisti che verranno a visitarci, ma anche a quanti volessero scoprire da lontano l’offerta culturale del territorio». Il sindaco conferma anche che il prossimo anno «tutte e tre le biblioteche coinvolte, sia quella civica, sia quella privata di Salcano, sia quella della Castagnavizza, saranno aperte al pubblico».
La mostra
Una prima occasione per vedere da vicino questi gioielli dell’antiquariato si presenterà mercoledì 7 febbraio. A ricordarlo è lo stesso padre superiore del monastero, fra' Niko Žvokelj, invitando il pubblico di entrambe le Gorizie separate dal confine alla mostra degli incunaboli allestita nella biblioteca della Castagnavizza. Per l’occasione sarà possibile partecipare alle visite guidate gratuite delle ore 11, 13, 15 e 17.
«In tutta la Slovenia ci sono circa 800 incunaboli, per la maggior parte conservati alla Biblioteca nazionale e universitaria di Lubiana (Nuk)», afferma la direttrice della biblioteca civica Irena Škvarč. L’unica copia conservata alla “France Bevk”, una Bibbia protestante, risale a un acquisto fatto negli anni Sessanta da un antiquario: «Un numero così esiguo di copie si spiega in ragione della recente fondazione della biblioteca, costituita solo dopo la relativamente recente fondazione di Nova Gorica, nel 1948». Del tutto comprensibile, quindi, l’impegno dell’istituzione a cercare di integrare il fondo con nuovi volumi acquistandoli da privati e collezionisti.
Foto Tibaldi
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