Le antiche imprese medievali a Gorizia, tamburi e duelli sfilano in città

Cavalieri, menestrelli e giullari si sono esibiti questa mattina in città. Nuove idee sulle rievocazioni in castello.

“Vi accompagneremo con la nostra musica in un viaggio nel tempo, quando dame e cavalieri, giullari e musicanti attraversavano queste vie” così si presenta il gruppo d’arme dei Guarnieri d'Urslingen che, assieme al gruppo Street Drums Go e agli Amici di Borgo Castello, hanno questa domenica mattina percorso a suon di tamburi le vie di Gorizia. Partiti da piazza Vittoria, sono giunti fino alla cattedrale, dopo aver suonato per la città.

Già in piazza, sono state messe in atto dimostrazioni di destrezza e la rievocazione di antiche arti e mestieri. Street Drums go è un’associazione che fa capo ai tamburini di Gorizia: “Una realtà che nasce dieci anni fa seguendo gli amici di Borgo Castello”, spiega il presidente dell’associazione Paolo Blasig, “un evento dedicato al patrono di Gorizia - realizzato ogni anno la domenica per esigenze tecniche - che vuole portare diverse realtà revocatorie del territorio”. 

I Guarnieri d’Urslingen vengono invece da Farra d’Isonzo, giunti per “allietare con le proprie arti, con l’arte dell’armeggio, con lancia, daga e spada, attraverso duelli e sfide, a dimostrazione di come nel Medioevo veniva risolta ogni sfida”. Dopo aver percorso tutto il centro città con costumi, armi e strumenti musicali medievali, facendo risuonare per il centro città musiche tipiche del tempo, hanno poi allietato adulti e bambini in corte Sant'Ilario davanti al Duomo.

Con duelli tra mercenari e l’esibizione del mangiafuoco sono così riusciti ad incantare gli astanti e, come da promessa, a portarli in un tempo ormai passato. Come infine ricordato dal presidente Blasig, le associazioni stanno organizzando anche altri eventi di carattere medievale al castello di Gorizia dedicati alla storia della città. Il tutto si è inserito nelle celebrazioni dei patroni Sant'Ilario e Taziano, con il proprio clou nella consegna del premio al Teatro Verdi, giovedì 16 marzo, e nella santa messa in duomo la mattina stessa.

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