Anniversario degli Arditi, polemica sul patrocinico di Capriva

Anniversario degli Arditi, polemica sul patrocinico di Capriva

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Anniversario degli Arditi, polemica sul patrocinico di Capriva

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 16 Lug 2022
Copertina per Anniversario degli Arditi, polemica sul patrocinico di Capriva

Il Pd attacca: «Sfregio alla memoria», il sindaco Sergon ribatte: «Valore esclusivamente storico».

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Scoppia la polemica a Capriva sul patrocinio concesso dall’amministrazione comunale alle celebrazioni del 105esimo di fondazione dei Reparti d’assalto e dei cento anni dalla nascita della Federazione nazionale arditi d’Italia. Le ricorrenze, in programma a Manzano a fine luglio, si terranno nel casolare della Sdricca dove durante la Grande guerra nacque il celebre corpo militare, associato poi successivamente a diversi esponenti del fascismo. Un’iniziativa, quella del sindaco Daniele Sergon, che non è piaciuta al Pd.

In una nota, i segretari provinciale e locale, Diego Moretti e Simone Vecchiet, definiscono la decisione “del tutto sbagliata”, ricordando che la Fnai fu “fondata nel novembre del 1922 da Benito Mussolini, dopo che il corpo militare degli Arditi – costituito nel 1917 a Sdricca di Manzano e protagonista di tante azioni militari durante la Prima guerra mondiale - era stato sciolto nel 1920”. La nascita di quel gruppo, “che non è associazione militare né combattentistica riconosciuta dallo Stato ricordano i dem - fu uno dei primi atti del regime fascista”.

A far storcere il naso e indignare è anche la locandina dell’appuntamento, con in primo piano due commilitoni con in testa il fez e le divise nere. La due giorni si concluderà il 31 luglio, con un appuntamento anche nel paese collinare alle 9, presso l’Ara degli arditi. Il supporto, inoltre, prevede anche la presenza del gonfalone del Comune alle diverse cerimonie.

Gli esponenti del Pd puntano così il dito verso il patrocinio concesso “ad eventi legati al centenario di un’organizzazione che si richiama ad un periodo (basta vedere la locandina delle manifestazioni) drammatico per gli italiani, che hanno vissuto per un ventennio in una dittatura, privati di ogni libertà politica e civile. Uno sfregio a quei caprivesi che sono stati mandati a morire dal fascismo durante la Seconda guerra mondiale, ricordati nel monumento di via Dante. Una scelta non giustificabile nemmeno dalla presenza sul territorio dell’Ara degli arditi”.

I due evidenziano, peraltro, che quello “che non è un monumento pubblico. Una scelta che non possiamo in alcun modo accettare, perché il sindaco all’insediamento del consiglio comunale giura con la fascia tricolore sulla Costituzione italiana repubblicana e antifascista. Ma il sindaco, che sul tema non ha coinvolto in alcun modo il gruppo consiliare di maggioranza, negli ultimi tempi c’ha abituati ai salti della quaglia (riferimento al suo passaggio a Progetto Fvg, ndr). Vogliamo quindi pensare si sia trattato di una svista, di sottovalutazione e di superficialità”.

“La giunta abbia allora un sussulto di dignità e dica che ha sbagliato - l’auspicio del Partito democratico - Non c’è niente da ricordare. Si ribadisca l’antifascismo, non a parole ma con i fatti”. Dal canto suo, Sergon ribatte che “il patrocinio è stato dato sentendo anche gli altri colleghi sindaci in merito al valore esclusivamente storico che rappresentano gli Arditi d'Italia, fondati nel 1917 e sciolti nel 1920. Questa la motivazione per cui abbiamo aderito alla richiesta pervenutaci dai colleghi”.

“Nel caso invece fosse stato utilizzato per promuovere altri momenti storici, ed indirettamente altre dinamiche che di esclusivamente storico non hanno nulla - si difende -, prenderemo in considerazione la possibilità di togliere il patrocinio. Non abbiamo avuto in bozza per l'ok nessun materiale grafico o informativo della iniziativa. Il valore assoluto della nostra Carta costituzionale è la cosa più importante che il nostro Paese ha”. All’evento hanno dato il patrocinio anche le amministrazioni di Manzano, Moriago della Battaglia e Sernaglia della Battaglia.

Nella foto: la caserma della Sdricca (a sinistra) e la locandina dell'evento (a destra)

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