Anche un artista di Gorizia tra i selezionati da Vittorio Sgarbi per il suo premio d'arte

Anche un artista di Gorizia tra i selezionati da Vittorio Sgarbi per il suo premio d'arte

Il riconoscimento

Anche un artista di Gorizia tra i selezionati da Vittorio Sgarbi per il suo premio d'arte

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Gen 2021
Copertina per Anche un artista di Gorizia tra i selezionati da Vittorio Sgarbi per il suo premio d'arte

È l'87enne Sergio Pacori, scultore che crea opere d'arte recuperando vecchi ordigni bellici. Ora parteciperà alla fase finale.

Condividi
Tempo di lettura 2 minuti

C'è anche il nome di Sergio Pacori (nella foto) tra i cento artisti di tutta Italia selezionati da Vittorio Sgarbi per il suo concorso artistico. Si tratta della prima edizione e ha lo scopo di promuovere e sostenere l’arte contemporanea. Un riconoscimento unico nel suo genere che comprenderà varie sezioni dedicate alla pittura, alla scultura e alla fotografia. Per ciascuna sezione saranno selezionati alcuni interpreti contemporanei nazionali ed esteri, con la selezionale finale dei nomi più significativi scelti dallo stesso critico d'arte. Alla fase finale, quindi, c'è anche lo scultore che crea le proprie opere dai resti degli ordigni e residuati bellici, recuperati dai vari campi di battaglia.

In primis il Carso e il Goriziano, ottenendo nei suoi decenni di attività numerose soddisfazioni ed esponendo in giro per l’Europa. Ad essere stata scelta è la sua “Nascita di Europa”, una statuetta che raffigura l’origine della personificazione del Vecchio Continente e, più in particolare, la principessa che secondo la mitologia greca ebbe da Zeus i figli Minosse, Radamanto e Sarpedonte, per poi sposarsi con Astero, re di Creta. La figura è stata realizzata assemblando con la fiamma ossidrica schegge e fili di reticolato, posando il tutto su una base attorniata dalle stelle che raffigurano il moderno concetto di Europa. “Sono rimasti entusiasti della statuetta” racconta lo stesso artista.

“Mi è stato riferito che la giuria è rimasta molto colpita - prosegue l’87enne, natio di Gargano, oggi in Slovenia -, ora parteciperò alla prossima fase. Gli ho spiegato che tutti i miei lavori nascono nella mia testa e non le riproduco prima in un disegno, creandole in corso d’opera”. In questo modo ha realizzato centinaia di raffigurazioni, molte ispirate ai racconti mitologici ma tante altre anche alla religione, come un bellissimo crocifisso apparso in un film patrocinato dall’Unesco. Ci sono poi i santi e le immagini della Madonna e Gesù, rivisitate e calate nel contesto dei conflitti mondiali. Tra queste, anche una scultura che rappresenta un soldato tedesco defunto.

“Quello è ispirato a una storia vera - spiega -, poiché una mia amica ritrovò fuori casa sua, a Merna, un ragazzo in divisa ucciso da un colpo e in mano teneva la lettera che stava scrivendo alla famiglia”. A Sgarbi, invece, è stata proposta un’immagine meno malinconica ma altrettanto potente. Ora si attende l’esito del contest, che potrebbe far comparire Pacori e altre sue creazioni in una catena di sei volumi curati dallo stesso professore di Ferrara. Il tutto è organizzato dall’agenzia Effetto arte, attiva dal 2012 nella promozione del settore a livello internazionale. “Il premio - ha spiegato lo stesso Sgarbi in un video - è per chi condivide la visione dell’arte come sostegno alla vita”.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×