IL CONVEGNO
Amica e studiosa di Gorizia e della sua arte: il ricordo di Maddalena Malni Pascoletti
Numerosi gli interventi che martedì animeranno la giornata di studi nella storica dimora di viale XX settembre. Dagli atti di questo incontro, il nuovo numero di Studi Goriziani.
Una studiosa e un’amica. Sono questi gli aspetti della figura di Maddalena Malni Pascoletti ben sintetizzati dal titolo scelto per il convegno a lei dedicato martedì 15 ottobre. “L’amica maestra”, giornata di studi ospitata a Gorizia nella sala conferenze di Palazzo Coronini Cronberg intende dunque ricordare le doti scientifiche e umane della stimata e nota studiosa scomparsa nell'aprile dello scorso anno. L'evento, nato su iniziativa della redazione di “Studi Goriziani”, vuole rendere omaggio a una figura centrale nella valorizzazione e tutela del patrimonio storico-artistico del nostro territorio: e, per farlo, la pubblicazione dedicherà interamente il numero del 2025 alla studiosa, accogliendo al suo interno proprio gli atti della giornata di studi. I contributi, firmati da colleghi e amici che hanno avuto il privilegio di collaborare con lei nel corso della sua lunga carriera, spazieranno dalla storia all'arte, dal restauro alla conservazione del patrimonio culturale.
Al progetto della Biblioteca Statale Isontina hanno prontamente aderito le tre istituzioni culturali per le quali Maddalena Malni Pascoletti si è spesa con impegno e instancabile energia: la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, dove dal 1991 è stata componente del Curatorio; Italia Nostra, associazione per la quale ha ricoperto più volte la carica di presidente della sezione di Gorizia; l’Istituto di storia sociale e religiosa di Gorizia, di cui era socia. La Giornata di studi, aperta al pubblico fino a esaurimento posti, prevede alle 9 i saluti istituzionali del sindaco Ziberna, del direttore della Biblioteca Statale Isontina Luca Caburlotto, della presidente nazionale di Italia Nostra Antonella Caroli e di Alessandro Quinzi, membro del direttivo dell’Istituto di storia sociale e religiosa di Gorizia.
Dalle 9.30, moderati da Caburlotto, si susseguiranno gli interventi dei relatori della prima sessione, aperti da Sergio Tavano (“Ricordo di Maddalena Malni Pascoletti”) seguito da Maria Masau Dan che parlerà di "Mada", come affettuosamente la chiamavano amici e colleghi, nella sua veste di prima storia dell’arte dei Musei Provinciali di Gorizia mentre Raffaella Sgubin relazionerà su “Uno studio esemplare: Aureo Ottocento” dedicandosi dunque a una delle numerose pubblicazioni curate dalla studiosa.
La seconda sessione dei lavori, riservata alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e moderata da Elisa Trani, vedrà la partecipazione di Luciano Simionato (“Inginocchiatoio Coronini. Piccola storia e restauro”), Adriano Macchitella (Le lettere di Francesco Caucig oltre il testo”) e Antonella Caroli (“Il valore di bene culturale riconosciuto ai manufatti di archeologia industriale”). Alle 12 è previsto l’avvio della terza sessione dedicata a Scoperte e studi storico-artistici, moderata da Lucia Pillon. Interverranno Michela Messina e Francesca Stopper (“Alcuni ritratti in miniatura dai lasciti Sartorio Segrè e Nugent dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste”, Cristina Bragaglia (“Da Trieste a Vienna. Persone e luoghi nelle lettere di Francesco Caucig a Pietro Nobile”), Alessandro Quinzi (“I cani di Caucig”), Alessandra Martina (“Due foto ritrovate raccontano una Gorizia colta e plurale”) e Katarina Brešan (“Copisti e restauratori nei dipinti della Castagnavizza”).
Dopo l’intervallo, alle 15 si riprenderà con la quarta sessione, Percorsi storici e biografici tra le carte d’archivio, moderata da Cristina Bragaglia con la partecipazione di Lucia Pillon (”Per eredità o per scelta. Gli archivi e le raccolte confluiti nell'archivio Coronini Cronberg”), Paola Predolin (“Le difficili scelte di Sophie de Fagan”), Federico Vidic (“Accademie di lettere, musica ed esercizi cavallereschi: la formazione “italiana” delle classi dirigenti asburgiche”), Cristiano Meneghel (“I lavori della commissione Donà-Harrsch per la definizione confinaria tra Venezia e Austria attraverso le carte veneziane”), Claudia Crosera (“Spostamenti e restituzioni dei beni storico artistici della Venezia Giulia nel primo dopoguerra”), Luca Caburlotto (“Le celebrazioni del Milite Ignoto il 4 novembre 1921 a Gorizia. Nuovi documenti”), Ivan Portelli (“La Commissione diocesana di arte sacra e la tutela del patrimonio artistico durante l’episcopato di Francesco Borgia Sedej”) e Luca Geroni (“Arnaldo De Petris. Ispettore Onorario negli anni Sessanta del XX secolo”).
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