Amianto, il ricordo delle vittime a San Canzian: «Vicini alle famiglie»

Amianto, il ricordo delle vittime a San Canzian: «Vicini alle famiglie»

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Amianto, il ricordo delle vittime a San Canzian: «Vicini alle famiglie»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Apr 2023
Copertina per Amianto, il ricordo delle vittime a San Canzian: «Vicini alle famiglie»

Il ricordo davanti al monumento realizzato da David Cej, figlio di un'operaia dell'Ansaldo. Nuovo bando per lo smaltimento di amianto.

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A che sta per amore dei figli e di una moglie, M come mesotelioma cioè un dramma per tutti, I come indifferenza da superare, A di assistenza da garantire e adeguare, N per dire "non si sapeva" una frase ripetuta spesso in tribunale ai processi, T per domandarsi "toccherà anche a me?" e O come ora, cioè adesso: serve pretendere attenzione, ascolto e cura. Ancora una volta, la parola amianto è balzata al centro dell'attenzione in questa giornata nazionale celebrata anche a San Canzian d'Isonzo.

A proporre la riflessione lavorando sull'acronimo è stato il giornalista Roberto Covaz che, ieri in piazza Venezia, è stato il relatore della commemorazione per le vittime dell'amianto alle quali il comune l'anno scorso ha dedicato un monumento. L'incontro è stato introdotto dal consigliere delegato Franco Malaroda che ha descritto il dramma sociale e umano di queste morti. "È un momento per essere vicini alle famiglie - sono le parole del sindaco Claudio Fratta - per offrire loro anche un sostegno psicologico perchè hanno visto colpito un proprio caro da questa malattia subdola".

"Con orgoglio le genti dei paesi bisiachi si recavano a lavorare in cantiere senza sapere a cosa andavano in contro. La presenza di tutti voi qui oggi è un segnale forte e di grande sensibilità". Prima della benedizione è intervenuto anche il parroco don Francesco Fragiacomo, anche lui testimone di un cammino di sofferenza legato all'amianto che aveva colpito suo padre. "Il disegno di Dio sul mondo - sono le parole del sacerdote - guarda sempre al bene comune ma se si cede alla logica del profitto, non ci sarà alcun rispetto per la dignità umana e per l'ambiente".

L'artista David Cej che ha perso sua madre operaia all'Ansaldo, ha descritto ancora una volta il monumento che ha creato un anno fa su richiesta dell'amministrazione comunale. "Ho utilizzato una lamiera che costuiva la carena di una nave - spiega Cej - e al suo centro ho ricavato una lacrima, il segno del pianto dei familiari delle vittime. Un dolore indelebile che diventa un monito per il presente e per il futuro".

Prima della chiusura dell'incontro, il consigliere Malaroda ha comunicato che l'amministrazione comunale ha rinnovato il bando per la demolizione e il corretto smaltimento dell'amianto. C'è n'è ancora, a San Canzian, e non solo. Una ferita indelebile che non andrà mai dimenticata per porre fine a vergogna e ingiustizie.

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