Ambulanti in mezzo a erba alta e bidoni, protesta per il mercato di Aurisina

Ambulanti in mezzo a erba alta e bidoni, protesta per il mercato di Aurisina

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Ambulanti in mezzo a erba alta e bidoni, protesta per il mercato di Aurisina

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 04 Set 2024
Copertina per Ambulanti in mezzo a erba alta e bidoni, protesta per il mercato di Aurisina

La minoranza ha proposti una mozione per un tavolo con i rappresentanti e le associazioni di categoria, il Comune punta a coinvolgere attività anche da oltreconfine.

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«Abbiamo raccolto la protesta degli ambulanti per la mancata attenzione alle loro problematiche, già sottoposta negli ultimi due consigli comunali. All’esasperazione degli ambulanti di Aurisina, che credono ancora nel suo potenziale sviluppo, abbiamo risposto presentando una mozione di convocazione di un tavolo con i rappresentanti e le associazioni di categoria per una programmazione sull'attuale e sul futuro mercato». Massimo Romita e Sergio Milos, della minoranza in consiglio comunale a Duino Aurisina, rilanciano la proposta di un momento che possa riunire amministrazione e ambulanti per risolvere una questione delicata.

«Negli anni – precisa Massimo Romita – il mercato di Aurisina ha rappresentato un punto di riferimento per il territorio e per tutto il Carso. Ora, con il suo spostamento a causa dei lavori della piazza, da qualche mese, e la perdita anche di alcuni ambulanti, c’è il rischio si vada a perdere una peculiarità forte del nostro paese». Secondo il consigliere di minoranza si vocifera «di un’apertura di un mercato nella vicina Prosecco, il che spazzerebbe via lo storico mercato di Aurisina e non ce lo possiamo permettere».

Quanto denunciato dai consiglieri, e confermato dagli stessi ambulanti, è la trascuratezza della zona, «con bottini dell'immondizia puzzolenti e erba altissima, che hanno fatto desistere alcuni commercianti di essere presenti nonostante la richiesta della cittadinanza, senza contare le condizioni dei servizi igienici cimiteriali». A confermarlo, tra tutti, è Luca Carobene, venditore di intimo. «Ci troviamo in grave difficoltà – spiega – e la situazione prosegue da mesi. D’estate, però, con temperature che raggiungono cifre alte, ci risulta difficile lavorare tra l’erba e l’immondizia. Il ragazzo che ha la bancarella a fianco la mia e vende frutta e verdura è ancora più penalizzato», racconta.

La necessità, dunque, è quella di un incontro urgente con l’amministrazione comunale per poter risolvere il problema. «Se si perde il mercato si perde un grande fattore di aggregazione e dallo spostamento nel mese di aprile 2023 abbiamo già perso tre quarti dei nostri clienti abituali, spesso anziani, che vengono al mercato non solo per acquistare merce ma anche per trovare gli amici e bere un caffè».

Nella mattinata di ieri, martedì 3 settembre, il vicesindaco Mitja Petelin ha incontrato i rappresentanti degli ambulanti. Per segnare il "cambio di passo" sullo svolgimento del mercato, l'amministrazione comunale sta valutando la possibilità di coinvolgere maggior i produttori agricoli e artigianali dei comuni limitrofi e di quelli transfrontalieri. In vista del futuro e della ripresa in piazza, è intenzione del Comune di premiare chi è restato nella collocazione provvisoria nonostante i disagi del caso. Nello specifico, nei loro confronti, si attiveranno sconti, agevolazioni e detrazioni sulla tassa del suolo pubblico che grava sui mercatali. Per il rilancio sarà inoltre proposto l'organizzazione di un mercatino dell'usato e del piccolo artigianato per una volta al mese. La proposta nasce dal l'accordo con l'associazione "Cose di vecchie case".

Da parte sua, il sindaco Igor Gabrovec - conscio dei disagi arrecati e dalle presenze rinunciate - rassicura sul fatto che «entro poco meno di due mesi l'appuntamento ambulante ritornerà nella nuova piazza che si prospetta - una volta terminati i lavori - presentarsi come molto più attrattiva e moderna. Ci saranno nuove piazzole dedicate agli ambulanti, spazi più ampi e nuovi allacciamenti per i collegamenti elettrici necessari alle attività partecipanti. Quello di Aurisina è un mercato definito importante nella storia del Dopoguerra. Come altri, anche nel comune della provincia di Trieste si registra un calo di presenze e di attrattività dovuto al cambio del trend dei consumi, dall'influenza dei centri commerciali e dell'e-commerce».

In attesa dell'incontro di metà mese convocato anche per stabilire i dettagli del ritorno nella sede originaria, l'amministrazione comunale è «aperta a collaborazioni e proposte».

Ha collaborato Salvatore Ferrara.

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