Le ambizioni dei ragazzi nella Notte del Classico, maratona di cultura a Gorizia

Le ambizioni dei ragazzi nella Notte del Classico, maratona di cultura a Gorizia

x edizione

Le ambizioni dei ragazzi nella Notte del Classico, maratona di cultura a Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 20 Apr 2024
Copertina per Le ambizioni dei ragazzi nella Notte del Classico, maratona di cultura a Gorizia

Ieri sera l'appuntamento a Palazzo Formentini dove i ragazzi hanno recitato e cantato, la preside Petitti: «Cultura classica significa formarsi, crescere e confrontarsi».

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Dibattiti, conferenze, musica per ribadire che, anche in tempi dominati dalle discussioni sull’intelligenza artificiale, sia comunque necessario sviluppare un’intelligenza naturale: basata su pensiero critico e capacità di ascolto. La X edizione della Notte nazionale del liceo classico ha illuminato fino a tarda ora Palazzo Formentini, storica sede del “Dante Alighieri” di Gorizia. Fulcro dell’iniziativa, nata da un’idea del professor Rocco Schembra del liceo Gulli e Pennisi di Acireale, è stato l’Auditorium Biagio Marin.

Qui, a partire dalle 18, ex allievi e attuali studenti si sono alternati per dimostrare che fra i banchi della scuola non ci si dedica solo alle sudate carte di leopardiana memoria ma si possono sviluppare talenti molteplici. Di questo ha parlato il ministro Giuseppe Valditara nel videomessaggio diffuso in contemporanea in tutti i 352 licei aderenti, sottolineando la vitalità e l’attualità degli studi umanistici ed elogiando l’iniziativa di ieri, metafora di un modo dinamico di intendere la scuola.

Sull’importanza dei valori diffusi dalla cultura classica si è soffermata anche la dirigente Giovanna Petitti che, non potendo presenziare alla serata, ha formulato un saluto di cui ha dato lettura il rappresentante degli studenti Gabriele Bevilacqua: «Cultura classica significa formarsi, crescere e confrontarsi con concetti chiave quali: autonomia, responsabilità, attenzione all’altro e ricerca del dialogo. La nostra comunità educante ha chiara la missione strategica che le è affidata, quindi non si pone il solo obiettivo di fornire a bravi professionisti quell’insieme di conoscenze e competenze necessarie per far fronte ai rapidi mutamenti degli scenari economici e finanziari, ma soprattutto quello di formare cittadini virtuosi e perciò giusti, equi, animati da un alto senso civico che non farà smarrire loro il senso di servizio alla comunità di appartenenza».

«Una comunità - prosegue il suo discorso - intesa come culla dell’unicità del patrimonio in capacità creativa che un individuo rappresenta; una comunità che nella sua meravigliosa pluralità richiede di approcciare la complessità con serenità, curiosità e sensibilità alla fascinazione che ne promana. Una comunità, la nostra, che grazie a Nova Gorica e Gorizia 2025, capitale europea della cultura, si pone come immediato laboratorio delle virtù di cui ambiamo essere veicolo».

Dell’attualità e importanza della capacità di ragionamento veicolata dagli studi umanistici hanno parlato anche il consigliere regionale Diego Bernardis, la vicesindaca Chiara Gatta, il delegato del rettore dell’Università di Udine Marco Fucecchi e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Mauro Pantanali. Prima di dare l’avvio alla serata, è stato mandato in onda un video realizzato dagli studenti che hanno intervistato i loro compagni relativamente all’impegno di studio richiesto, alle attività extra scolastiche e alla preparazione fornita, concludendo il filmato con una sigla che, riadattando quella della celebre soap televisiva “Un posto al sole”, ha presentato tutto il personale del liceo.

Gli ospiti della serata, conclusasi alle 24, sono stati presentati dal principale motore dell’evento, la docente di Lettere Rosy Tucci che ha subito introdotto l’aria dal “Don Pasquale” di Donizzetti interpretata dalla soprano Gabriella Donadio. A seguire, un nutrito gruppo di ragazze accompagnate al pianoforte da Romario Marangotto ha preso la scena per il Progetto teatrale musicale “Dioniso” con il toccante progetto “Se domani non rispondo” dedicato al tema della violenza sulle donne che ha costituito il filo rosso della serata.

A questo argomento si è infatti ispirato anche l’ex professore Antonio Barbieri nel suo intervento “Scarpe rosse per Ifianassa” in cui il sacrificio della giovane Ifigenia è stato messo in rapporto non solo agli attuali episodi di sopraffazione ma anche al desiderio di Elena di ribellarsi a un destino precostituito: un atto, questo, che ha scatenato la decennale guerra di Troia.

Sempre nell’ambito del progetto teatrale musicale “Dioniso” a esibirsi sono stati poi i ragazzi che hanno accompagnato Giulia Primavera in “Marinella” prima di lasciare spazio alla docente Carmen Mazzone che, in occasione del 101esimo anno dalla nascita dello scrittore, ha parlato di “Calvino: le donne, gli amori…”. I giornalisti Roberto Collini, Vincenzo Compagnone e Luana de Francisco si sono invece confrontati sull’attuale situazione di quello che, un tempo, era stato soprannominato Quarto potere individuandone i difficili rapporti con la verità nel momento in cui la maggior parte della popolazione si informa non attraverso canali istituzionali ma usando prevalentemente i social.

Dopo l’intervallo alleggerito da un gustoso buffet preparato nell’aula magna da docenti e genitori degli studenti, la serata è ripresa con la presentazione di “Rose 25/11”, originale progetto artistico di Mauro Mikulin e Marina Bertossi dedicato alla violenza sulle donne seguito da “Il panorama di Betlemme”, ulteriore momento del progetto teatrale musicale “Dioniso”. Ezio Benedetti, Marco Marinuzzi e una tirocinante del Gect hanno relazionato sui progetti che l’ente sta realizzando in sinergia con il liceo dove già si sono tenuti degli incontri su GO!2025, incontri che culmineranno nella proposte dei ragazzi per la Capitale europea della Cultura.

Leonardo Milocco, docente di Storia e Filosofia, si è quindi esibito al pianoforte prima di lasciare nuovamente il “palco” al progetto teatrale musicale “Dioniso” con “Sono solo parole” cui è seguita l’esibizione dei cantanti della Go Music Isabella Del Moro, Rosa Esposito e Isabella Lucigrai. Un’anteprima dello spettacolo “Lisistrata”, concepito in versione transfrontaliera in vista di Go!2025, è stata presentata prima del momento finale con la proposta di “A Selene” di Giacomo Leopardi e del canto “Kalinyfta” in contemporanea in tutti i licei aderenti alla Notte.

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