L'Alpe Adria Puppet Festival si allarga tra Gorizia e Grado, 54 eventi e 41 spettacoli

L'Alpe Adria Puppet Festival si allarga tra Gorizia e Grado, 54 eventi e 41 spettacoli

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L'Alpe Adria Puppet Festival si allarga tra Gorizia e Grado, 54 eventi e 41 spettacoli

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 29 Lug 2024
Copertina per L'Alpe Adria Puppet Festival si allarga tra Gorizia e Grado, 54 eventi e 41 spettacoli

La prima parte sarà ambientata a Grado dal 19 al 23 agosto con la novità degli spettacoli delle vetrine, poi il programma sul confine di Gorizia.

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Un plauso unanime e condiviso: non solo per l’edizione ai nastri di partenza con 41 spettacoli per 54 eventi, ma soprattutto per la longevità, la capacità di rinnovamento e la preveggenza di un festival che, 33 anni fa, è stato l’antesignano degli eventi transfrontalieri che stanno già cadenzando le giornate di Gorizia e Nova Gorica in vista del 2025. Presentato questa mattina nel Go Center di corso Verdi a Gorizia, l’Alpe Adria Puppet Festival è stato salutato dall’entusiasmo degli amministratori presenti, in primis dal consigliere regionale Diego Bernardis, presidente della V Commissione Cultura.

«Vorrei esprimere la mia riconoscenza al Cta - così Bernardis - perché è stato pioniere nell’ambito delle collaborazioni transfrontaliere. Inoltre ha esteso le sue iniziative in vari Comuni dell'Isontino, dimostrando una notevole capacità di coinvolgere e valorizzare le diverse realtà del goriziano proponendo degli spettacoli che hanno permesso di cambiare modo di pensare rispetto al teatro di figura: se prima si pensava fosse solo per famiglie, adesso si è compreso che si tratta di un arricchimento dell’offerta culturale. Peraltro in Regione siamo reduci dai lavori d’aula d’assestamento di bilancio ed è stato votato un emendamento a favore della formazione di chi lavora nel settore del teatro di figura».

Il pensiero del consigliere regionale era stato anticipato dalle parole dell’assessore alla Capitale europea della Cultura, Patrizia Artico: «Alpe Adria Puppet Festival va nella direzione di GO!2025 perché non comprende solo le due città ma si estende a un territorio più ampio, a dimostrazione che nel nostro fazzoletto di terra abbiamo una storia incredibile e che grazie alla Capitale europea della Cultura stiamo diventando un riferimento culturale e artistico europeo: è già così grazie a BorGo Cinema, lo sarà presto anche nell’ambito della danza. Abbiamo tutte le potenzialità per far sì che il territorio diventi un incubatore di nuovi fermenti che si moltiplicheranno nel momento in cui saremo capaci di far dialogare questi progetti mettendo a sistema tutto il territorio».

A entrare nel dettaglio rispetto al programma sono stati il direttore artistico del Cta Roberto Piaggio e la sua collaboratrice Serena Di Blasio che si sono passati il testimone per illustrare l’articolato palinsesto, diviso in modo piuttosto netto in due “atti”, tanto per restare in tema teatrale. La prima scena sarà ambientata a Grado dove, dal 19 al 23 agosto, troverà soddisfazione soprattutto il pubblico delle famiglie con spettacoli nel tardo pomeriggio e in serata preceduti, in mattinata, dal laboratorio per bambini e genitori “La nuvola/The thundercloud” a cura di Claudio Milani e realizzato negli spazi della biblioteca Falco Marin.

Nell’ultima giornata il laboratorio troverà il suo spettacolare momento conclusivo nell’evento performativo di Flash Art con protagonista appunto la stessa nuvola a che avrà luogo, alle 22, in Calle Tognon. Contemporaneamente, su altri palcoscenici si terranno gli spettacoli delle “Vetrine”, novità 2024 del festival che intende in questo modo portare il linguaggio del teatro di figura anche in centri come San Floriano del Collio, San Canzian d’Isonzo, Cividale del Friuli e Gradisca d’Isonzo (per questi ultimi comuni erano presenti alla conferenza stampa i rispettivi assessori alla Cultura). Gli spettacoli si svolgeranno esattamente nelle stesse date gradesi e, anche in questo caso, a beneficiarne sarà soprattutto il pubblico delle famiglie.

Il secondo atto dell’Alpe Adria Puppet avrà per teatro la capitale europea della Cultura dal primo al 6 ottobre ma non sarà limitato ai soli spettacoli che, comunque, proporranno un focus sulle nuove tendenze del teatro di figura e di innovazione europeo. Due sono infatti i progetti speciali che, iniziando in autunno, termineranno nel 2025. Finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo per piccoli progetti GO!2025, Art&Puppets porrà l’accento sul rapporto e le contaminazioni tra teatro di figura e arte contemporanea concentrandosi soprattutto sul ruolo del pubblico, coprotagonista dell’evento al punto da trasformarsi in “spettAttore”.

In particolare la visione degli spettacoli sarà accompagnata da percorsi di approfondimento e formazione curati da tutor che proporranno incontri con gli artisti, laboratori, conversazioni e momenti conviviali. Si tratterà di appuntamenti riservati a un ristretto numero di partecipanti, condotti in italiano, sloveno o inglese a seconda della composizione del gruppo e, per i primi venti iscritti non residenti, ci sarà la possibilità di un soggiorno full immertion gratuito di 5 giorni. A inaugurare gli eventi, lunedì 30 settembre al Gect, l’introduzione al laboratorio di fotografia di spettacolo e, martedì primo ottobre, la proclamazione del vincitore del concorso “3...2...1...GO! 2025”.

Questo era aperto a tutti i cittadini che, autonomamente o seguendo le indicazioni di Luca d’Agostino nello specifico laboratorio dello scorso maggio, sono stati chiamati a ritrarre scorci di Gorizia e Nova Gorica periodicamente “caricati” sui social. Altro momento topico del progetto Art&Puppets sarà il workshop “Lighting Guerrilla” a cura di Strip Core/Forum Ljubljana illustrato dalla direttrice Katerina Mirovic che ha spiegato l’originalità dello spettacolo legata non solo alla sua natura site specific ma anche al fatto di essere un teatro di oggetti “costruito” dal pubblico, chiamato a portare oggetti vecchi o rotti che saranno “trasfigurati” dalla luce.

Finanziato dal programma Europa Creativa 2021-2027, “Transport” è il progetto che mette in rete il Cta e altri sei teatri europei. Il direttore del teatro di Ljubljana Uroš Korenčan ha illustrato lo spettacolo che verrà presentato domenica 6 ottobre dopo l’anteprima a Maribor cui seguiranno altre sei rappresentazioni, fino a costituire quasi una serie televisiva dedicata ai mezzi di trasporto per riflettere sull’impatto che gli stessi hanno sulla globalizzazione e sulla socialità.

Ulteriore iniziativa speciale è il “Progetto Cantiere 2023” in cui si inserisce “Louis” di Carola Maternini, spettacolo di teatro da tavolo realizzato grazie all’accompagnamento alla produzione di giovani artisti e compagnie che è la sostanza del progetto. Fra le rappresentazioni più peculiari spiccano le prime assolute nate da collaborazioni speciali come quella fra Cta e Piccolo Opera festival che ha portato a “Turandot express”, teatro d’oggetti e musica dal vivo in programma nel pomeriggio di mercoledì 2 ottobre in un luogo ancora da definire, mentre “Contimi crassigne” (giovedì 3 ottobre, Kulturni Center Bratuž) è uno spettacolo di attori e pupazzi in lingua friulana ideato da Cta e Teatri Stabil Furlan.

Per il programma dettagliato delle due fasi del festival si rimanda al sito www.ctagorizia.it e ai canali social dedicati alla manifestazione.

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