Allarme incendi sul Carso, attenzione su cittadini e cause di roghi

Allarme incendi sul Carso, attenzione su cittadini e cause di roghi

il coordinamento

Allarme incendi sul Carso, attenzione su cittadini e cause di roghi

Di Lisa Duso • Pubblicato il 18 Apr 2023
Copertina per Allarme incendi sul Carso, attenzione su cittadini e cause di roghi

Riunito il tavolo di coordinamento a Gorizia con sindaci, forze dell'ordine e istituzioni. Focus sull'informazione ai cittadini.

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È stato indetta questa mattina una riunione in prefettura a Gorizia per la presentazione di un progetto elaborato dal comando provinciale del corpo nazionale dei vigili del fuoco e diretto alla prevenzione degli incendi boschivi. “Siamo qui per evitare ciò che è avvenuto la scorsa estate”, ha spiegato il prefetto Raffaele Ricciardi, specificando che “l’idea è un progetto che verrà declinato nei vari territori per diffondere la sicurezza antincendio tra i cittadini a diretto contatto con il Carso”. Ad accogliere l’istanza anche i sindaci di Monfalcone e Fogliano Redipuglia, Anna Maria Cisint e Cristina Pisano, l’assessore all’ambiente e alla sicurezza Francesco Del Sordi.

Presenti anche la protezione civile e la polizia locale. A presenziare anche il direttore regionale dei vigili del fuoco Agatino Carrolo, che ha calcato sulla necessità di porre in sicurezza il territorio partendo dalla consapevolezza dei cittadini: “Prevenire è meglio che curare, per noi significa avere un livello di rischio residuo ritenuto accettabile in una società che si ritiene civile ed è per questo che siamo qua”. Un’iniziativa per la quale si auspica un “coordinamento tra Stato, enti locali, regione e protezione civile”.

A parlarne nello specifico il comandante provinciale Antonio Petitto: le necessità rilevate, anche a fronte degli accordi transfrontalieri con i colleghi di Nova Gorica, sono "l'aumento della consapevolezza del rischio connesso ad abitazione inserite direttamente del bosco o facilmente coinvolgibili da incendi; favorire la conoscenza delle possibile cause d’incendio e delle correlate misure di prevenzione e autoprotezione; facilitare la conoscenza dei cittadini con i soggetti preposti alla gestione dell'emergenza boschiva e soprattutto delle pianificazioni di emergenza anche alla luce degli accordi transfrontalieri".

Focus poi sul "conseguire il massimo grado di partecipazione attiva per la prevenzione, protezione, repressione nonché segnalazioni di dati utili per la gestione degli incendi boschivi e delle indagini connesse”. Dati i precedenti obiettivi, il programma prevede degli incontri aperti alla popolazione nelle date, orari fissati e spazi messi a disposizione dagli amministratori locali dei comuni coinvolti, che riguarderebbero Gorizia, Savogna d’Isonzo, Sagrado, Fogliano Redipuglia, Doberdò del lago, Ronchi dei Legionari e Monfalcone.

“I partecipanti saranno la prefettura di Gorizia, detenente del patrocinio, sindaco e amministrazione del comuni Interessati, vigili del fuoco di Gorica e di Nova Gorica, componenti locali e non della protezione civile; i destinatari sarebbero invece giovani studenti, cittadini locali, lavoratori con sede nel comune”. Incontri duranti i quali si prevede la diffusione di immagini e filmati concernenti gli incendi del Carso 2022 al fine di sensibilizzare la cittadinanza ad un corretto rispetto delle norme di sicurezza, nonché la possibilità di partecipazione a simulazioni per lo spegnimento di un piccolo incendio educando alla gestione delle emergenze.

Ma non basta l’informazione, come spiegato dal capo del 112 Nazzareno Candotti, rilevando l’ancora attuale problematica degli ordigni inesplosi sul territorio. Dispositivi che lo scorso anno non hanno creato problemi ma rispetto ai quali “è necessario un sistema protezione rispetto ai nostri operatori”. Un ammonimento arriva anche da Del Sordi, che invita ad una maggiore riflessione sui contenuti: “si potrebbe commettere un errore non coinvolgendo in modo adeguato tutti gli attori che operano sugli incendi boschivi; necessario inoltre comunicare con i giusti metodi, spiegando anche i determinati limiti normativi”.

Diverse dunque le idee e proposte arrivate dai partecipanti alla tavola rotonda, entrando così nel merito dell’argomento al fine di una resa il più possibile efficace del progetto. Un riscontro descritto come illuminante dal comandante Carrolo, che auspica l’implementazione del progetto con misure di legge complementari, che “spieghino perché stiamo facendo questo, avendo un supporto che consenta assumere la consapevolezza necessaria per operare e per la realizzazione degli incontri di carattere interistituzionale per permettere che non accadano incendi come quelli visti nel 2022”.

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