Alghe annerite in spiaggia a Marina Julia, raccolta una tonnellata

Prosegue il lavoro sulla spiaggia con i volontari, presentata la richiesta di risarcimento.

Avevano dato la propria disponibilità a ripulire la spiaggia, rimboccandosi le maniche e "armandosi" di sacchi della spazzatura. Questa mattina, i volontari di Legambiente si sono recati sulla spiaggia di Marina Julia, ancora segnata in parte dallo sversamento di idrocarburante in porto da una nave battente bandiera delle Isole Marshall. Il gruppo si è quindi concentrato sul litorale davanti al Cavana, raccogliendo il materiale imbrattato dall'olio combustibile, insieme ad altri gruppi.

"Abbiamo raccolto 18 sacchi grandi e 7 piccoli di materiale spiaggiato misto a sabbia, quasi una tonnellata" spiega Michele Tonzar, presidente Legambiente Monfalcone. Nel frattempo, l'imbarcazione da cui è nata l'emergenza - la Al Saad dell'armatore tedesco Zeaborn Ship Management - rimane bloccata in porto, sottoposta ad accertamenti e indagini da parte della Guardia Costiera. Quest'ultima, già negli ultimi giorni, ha appurato alcune mancanze nella documentazione a bordo e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Il quadro che sta prendendo forma dal lavoro degli inquirenti dovrà essere corredato anche della consulenza tecnica che determinerà ufficialmente i danni provocati, sia all'Autorità di sistema sia al territorio comunale. In questo senso, ieri il sindaco Anna Maria Cisint ha presentato ufficialmente richiesta dei danni subiti al comandante della nave, Podkolzin Dmity, e all'armatore, evidenziando che quanto accadutoha provocato "anche indiretti danni economici e di immagine all’amministrazione comunale e alla città tutta".

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