Le 'Aleksandrinke' che lasciarono Gorizia, in cerca di futuro in Egitto

Le 'Aleksandrinke' che lasciarono Gorizia, in cerca di futuro in Egitto

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Le 'Aleksandrinke' che lasciarono Gorizia, in cerca di futuro in Egitto

Di Redazione • Pubblicato il 20 Ott 2022
Copertina per Le 'Aleksandrinke' che lasciarono Gorizia, in cerca di futuro in Egitto

L'appuntamento dedicato alle figure femminili, partite nei secoli scorsi da queste terre.

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Si è svolta al Kulturni dom di Gorizia, ieri mercoledì 19 ottobre, la tavola rotonda transfrontaliera dal titolo “Storie di donne in movimento. Il ruolo femminile nella storia dell'emigrazione regionale", organizzata dalla Storica società operaia di Pordenone, nel quadro delle relazioni culturali attivate dal progetto GO! 2025. L’evento prosegue l’interesse della Somsi per il tema delle “Vite forestiere”, già esplorate in un recente progetto dedicato alla memoria dell’emigrazione dal Friuli Venezia Giulia, grazie anche ai fondi documentari dell'Archivio multimediale della memoria dell’emigrazione regionale.

L’incontro è stato realizzato con il contributo della Regione, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste, Ente regionale per il patrimonio culturale e l'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia, con il patrocinio del Comune di Gorizia e Nova Gorica, insieme a Cantiere Friuli-Università di Udine e ai principali enti del Friuli Venezia Giulia che si occupano dei rapporti con i corregionali all’estero: Efasce-Pordenonesi nel mondo, Ente Friuli nel mondo, Associazione Giuliani nel mondo, Unione emigrati sloveni del Friuli Venezia Giulia-Sloveni nel mondo.

Obiettivo dell’incontro, presentare lo stato delle ricerche sui principali temi intorno alle condizioni femminili di lavoro ed emigrazione dalla Regione tra Ottocento e Novecento, tra le quali un focus è stato dedicato al fenomeno delle “Aleksandrinke”, donne del goriziano che emigrarono in Egitto (al Cairo e ad Alessandria) come balie, governanti, dame di compagnia, istitutrici. Un fenomeno che interessò famiglie italiane e slovene di quest’area, come testimonia anche il Museo-Casa-memoria delle Aleksandrinke nella cittadina slovena di Prvačina, poco distante da Nova Gorica.

I contributi sono stati presentati da Maurizio Scaini, docente del Dispes dell’Università di Trieste; Marta Verginella, storica e docente dell’Università di Lubiana; Nadia Boz, ricercatrice friulana; Vesna Humar, ricercatrice e curatrice del Museo delle Aleksandrinke a Prvačina, con l’etnologa Inga Miklavčič Brezigar, Stefano Perulli di Erpac per l’archivio Ammer Fvg. Il progetto della Storia società operaia sulla memoria storica regionale proseguirà anche in futuro, puntando su una più ampia prospettiva di confronto e progettazione condivisa a livello transfrontaliero ed europeo.

Nella foto: Hilarija Markič, una delle “Aleksandrinke” intervistata nel 2011, nell’ambito delle ricerche del progetto Ammer Fvg

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